Un computer in provetta

Computer, oggetto freddo e inanimato? Chi lo pensasse dovrà ora ricredersi. È in arrivo, infatti, la nuova generazione dell’informatica biologica. Ed è già in grado di giocare a scacchi. Lo annunciano i ricercatori della Princeton University che hanno realizzato un calcolatore a base di Rna, la molecola responsabile di tradurre le istruzioni contenute nel Dna, sintetizzando nuove proteine. Secondo la biologa evolutiva Laura Landweber, che ha pubblicato i risultati dei suoi esperimenti su Proceedings of the National Academy of Sciences, un vantaggio di questo tipo di tecnologia sta nel fatto che le molecole di Dna e Rna, che codificano le istruzioni della vita, possono immagazzinare molti più dati di quanto non facciano i processori di memoria convenzionali. Inoltre le tecniche biomolecolari di computazione potrebbero essere molto più rapide di quelle tradizionali, perché portano all’estremo il concetto di calcolo parallelo. Per metterlo alla prova i ricercatori hanno chiesto al computer di risolvere una versione semplificata del “problema del cavallo”: in quante e quali posizioni si possono disporre i cavalli sulla scacchiera affinché non siano possibili attacchi reciproci? Delle 512 possibili soluzioni, il calcolatore biologico – una provetta contenente 1024 filamenti di Rna – ne ha trovate 43 corrette e una errata. La provetta forse non sostituirà mai la tecnologia al silicio, ma solleva la questione di tipo filosofico su quale sia la vera natura di un computer. (f.n.)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here