Categorie: SaluteSocietà

Un decreto per scongiurare altre vicende Stamina

Stamina in Italia è morta. Lo aveva detto lo stesso Marino Andolina, pur non rinnegando il metodo Stamina, malgrado il parere contrario della comunità scientifica, con la bocciatura anche del secondo comitato scientifico chiamato a valutarlo e quindi il blocco alla sperimentazione da parte del Ministero. E per evitare che vicende come queste si ripetano, il Ministero della salute Beatrice Lorenzin ha appena firmato quello che è già stato ribattezzato un decreto anti-truffe, a tutela dei pazienti e contro la somministrazione di terapie che non rispondano alle norme di buona preparazione, senza test di sicurezza ed efficacia ed autorizzazioni.

“Il Decreto che ho firmato costituisce uno strumento normativo molto importante perché regolamenta in maniera stringente la preparazione su base non ripetitiva e l’utilizzo di medicinali per terapie avanzate al di fuori delle sperimentazioni cliniche, limitandoli esclusivamente a ospedali pubblici, cliniche universitarie o istituti di ricovero e cura a carattere scientifico”, ha spiegato il Ministro della salute: “Si fa riferimento a trattamenti eseguiti su singoli pazienti, in mancanza di alternative terapeutiche o in situazioni di estrema urgenza o pericolo di vita, che dovranno essere preventivamente autorizzati dall’Agenzia Italiana del Farmaco e dovranno rispettare i requisiti previsti dalle normative europee e dalle norme di buona fabbricazione. Si tratta di un passo in avanti per la legislazione sanitaria italiana che metterà i pazienti al riparo da possibili truffe e speculazioni sulle salute dei malati come, purtroppo, avvenuto in occasione della vicenda Stamina”.

All’Agenzia del farmaco spetterà quindi l’autorizzazione di questi medicinali – che, come si legge nella nota diffusa dal ministero,“potranno utilizzati sotto l’esclusiva responsabilità professionale in esecuzione di una prescrizione medica individuale per un prodotto specifico destinato a un determinato paziente, dopo il rilascio del consenso informato e l’approvazione del Comitato etico” – così come la valutazione del loro impiego. Ai produttori invece l’obbligo di rispettare le norme in materia di qualità e sicurezza, tracciabilità del prodotto e del paziente trattato. Infine, il decreto appena firmato di fatto abroga il Decreto “Turco” 5 dicembre 2006, che regolamentava l’uso compassionevole delle terapie.

Nel frattempo sembra avviarsi a conclusione non solo la vicenda mediatica e sanitaria relativa a Stamina, ma anche il processo per associazione a delinquere e truffa che vede coinvolti Vannoni & Co. Stando alle indiscrezioni trapelate infatti sembra che gli imputati stiano valutando un patteggiamento.

Via: Wired.it

Credits immagine: Forum PA/Flickr CC

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

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