Un filtro per l’arsenico

Una spesa minima che potrebbe salvare la vita a milioni di persone che vivono nei paesi in via di sviluppo. Quale? Quella da pagare per un filtro capace di rimuovere l’arsenico dall’acqua. Sviluppato in Olanda presso l’Istituto per l’Educazione sull’acqua dell’Unesco, il dispositivo è stato testato a partire dal 2004 in Bangladesh, dove circa 10 milioni di persone bevono acqua contaminata e dove l’esposizione prolungata al veleno ha causato malattie dermatologiche e un rischio di cancro superiore alla media. I ricercatori hanno valutato che il filtro può produrre 100 litri di acqua purificata al giorno, abbastanza per il fabbisogno di 20 persone, e andrebbe sostituito ogni anno. Il filtro usa sabbia rivestita di ossido di ferro che assorbe l’arsenico quando l’acqua passa attraverso di esso. Gli impianti di trattamento dell’acqua proveniente da falde freatiche producono questa sabbia come sottoprodotto; si tratterebbe quindi di un elemento che può essere riciclato a costo zero. Il prototipo costa attualmente 35 dollari ma se dovesse essere prodotto su larga scala, dicono i ricercatori, il prezzo diminuirebbe ulteriormente. L’inquinamento da arsenico rappresenta un problema in molti paesi, come Argentina, Cina, Ghana, India e Stati Uniti. (l.g.)

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