Un freno alla leucemia

Una nuova terapia contro la leucemia, una forma tumorale che consiste nell’immissione nel sangue di un’anomala quantità di globuli bianchi (leucociti), è stata messa a punto dai ricercatori dell’Istituto tumori di Milano. La cura è in grado di guarire topi affetti da una forma particolare di questa malattia, la leucemia mieloide cronica, e si basa sull’azione di una sostanza già nota, la Cgp57148B, in grado di colpire solo le cellule tumorali e di bloccarne la crescita impazzita. Questo “freno molecolare intelligente” contrasta l’attività della proteina Brc/Abl che, annullando i segnali che regolano la durata di vita delle cellule, provoca la loro riproduzione incontrollata. Negli Stati Uniti la Cpg57148B si sta già sperimentando in uno studio di fase 1, per testarne la tossicità sull’uomo. “Il nostro contributo”, ha dichiarato Carlo Gambacorti coordinatore dello studio, “ha permesso di verificare per la prima volta che questa sostanza è efficace solo se somministrata per un tempo prolungato”. Per definire le modalità ottimali di somministrazione, infatti, i ricercatori italiani hanno sperimentato il farmaco in diverse dosi sia su cellule leucemiche in coltura, sia su topi a cui tali cellule erano state iniettate. I risultati hanno indicato che la soluzione più efficace, in grado di guarire 7 topi su 8, prevede tre somministrazioni al giorno per 11 giorni consecutivi. (l.g.)

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