Si chiama p53 la nuova speranza nella lotta contro il cancro. Si tratta di un gene “anti-stress” individuato in un minuscolo verme, il Caenorhabiditis elegans. Presente nei mammiferi in una triplice versione, esso sarebbe in grado di prevenire la formazione di tumori. La scoperta è di un gruppo di ricercatori dell’Università di Santa Barbara, in California, ed è stata pubblicata su Science. Grazie al gene p53, affermano gli studiosi, i vermi possono superare situazioni di stress, assenza di ossigeno e sottoalimentazione, ed evitare i danni al Dna causati dall’esposizione a sostanze tossiche che nell’uomo causano il tumore. All’origine di molte formazioni cancerose, infatti, c’è proprio il malfunzionamento di questo gene. “Questa scoperta ha delle grosse implicazioni nella comprensione della biologia umana”, afferma Joel Rothman, professore di biologia molecolare e capo del team di ricerca, “e ci permetterà di mettere a punto nuovi farmaci – terapeutici e preventivi – che inibiscano il cancro negli umani”. (r.p.)