Un gene per genitore

Nelle alghe, l’espressione di un singolo gene può simulare gli eventi della fecondazione. E permettere lo sviluppo a partire da un’unica cellula riproduttiva. È quanto ha scoperto un team di ricercatori della University of Texas Southwestern Medical School. Il gruppo di William J. Snell stava studiando la riproduzione delle alghe verdi del genere Chlamidomonas. Normalmente, in queste alghe lo sviluppo di un nuovo individuo è il risultato della fusione di due cellule riproduttive, una di tipo ‘più’ e una di tipo ‘meno’. Queste sono gli equivalenti del gamete maschile e di quello femminile presenti in altre specie vegetali e animali, per esempio lo spermatozoo e l’uovo nei mammiferi. Ma i ricercatori hanno scoperto che basta il contributo di un gene specifico del tipo ‘più’, il gene gsp1, per indurre il gamete ‘meno’ allo sviluppo. Così una cellula di tipo ‘meno’ che, in modo anomalo, esprima gsp1 può svilupparsi senza essere fecondata. L’identificazione di questo gene nelle alghe potrebbe aiutare a chiarire alcuni eventi biologici legati alla riproduzione anche in organismi più complessi. (v.n.)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here