Un laboratorio in un chip

    L’analisi del Dna grazie a un piccolo pezzetto di silicio. È quello che riesce a fare il biolaboratorio miniaturizzato realizzato dai ricercatori della Cornell University presentato alla conferenza dell’American Society for Microbiology. Si tratta di un sistema strutturato in due aree: la prima cattura un segmento di Dna e lo purifica, mentre nella seconda si verifica la Pcr (polymerase chain reaction), l’amplificazione in vitro di una sequenza di acido nucleico che permette la replicazione del segmento. E’ la prima volta che un unico dispositivo consente di effettuare entrambi i processi. Il chip è estremamente piccolo, due centimetri per quattro, ed è inserito in un dispositivo per il controllo e la gestione della temperatura (la Pcr richiede una serie precisa di temperature specifiche in momenti diversi). Il biolaboratorio in miniatura potrà essere utilizzato per l’individuazione di un’ampia varietà di microrganismi pericolosi per la salute all’interno di acqua e cibo: “Abbiamo racchiuso tutte queste funzioni in un chip”, sottolinea Nathan Cody, uno dei ricercatori, “per semplificare i processi di analisi; il chip, infatti, potrà essere utilizzato sul campo, senza il bisogno di un tecnico di laboratorio”. (ma.c.)

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