Un problema olimpico

Se Torino si aggiudica le olimpiadi invernali del 2006, Padova risponde organizzando per l’Italia un’importante manifestazione di livello mondiale: dal 18 al 27 luglio avrà infatti luogo nell’Università di Padova la trentesima Olimpiade internazionale della Fisica. Non si assisterà dunque a discese libere o a slalom, se non a quelli necessari per evitare le insidiose trappole nascoste nei problemi proposti ai partecipanti. Si sfideranno, su questo terreno accidentato, le squadre di 62 paesi (anche la Jugoslavia ha fatto in tempo ad aderire all’indomani della firma di pace), composte da giovani studenti di liceo: “Questa sarà l’edizione con il più alto numero di partecipanti”, afferma con soddisfazione la segreteria internazionale. E chissà che proprio dalle fila di questi giovani studenti non arrivino, in futuro, importanti contributi per nuove conquiste in campo scientifico.

L’Italia sarà rappresentata dai cinque studenti che, al pari dei loro colleghi internazionali, hanno superato la fase di selezione nazionale: Andrea Barison (Treviso), Francesco Benini (Trento), Carlo Castellana (Bari), Luca Ferretti (Bologna) e Gabriele Vajente (Vicenza). L’olimpiade sarà per i ragazzi anche l’occasione di un primo incontro con i luoghi e i temi della ricerca scientifica. Nel programma sono infatti previste conferenze di fisica moderna e visite al Laboratorio nazionale di fisica nucleare di Legnano e a quello di Musica computerizzata, ospite dell’Antoniano. Gli studenti saranno impegnati martedì 20 nella prova sperimentale e venerdì 23 in quella teorica. Per il resto del tempo, invece, i ragazzi potranno godersi la possibilità di scambi interculturali e apprezzare il carattere vivacemente multietnico, proprio della comunità scientifica. A tutti i partecipanti un “in bocca al lupo” dalla redazione di Galileo.

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