Un sorriso inconfondibile

    I muscoli che delineano il sorriso potrebbero essere la chiave per sviluppare efficienti sistemi automatici di identificazione e riconoscimento. È quanto sostiene un gruppo di fisici della Stony Brook University di New York. I metodi attualmente usati per l’identificazione, per esempio nel caso di sospettati ripresi da telecamere a circuito chiuso, effettuano un confronto tra due foto di una persona pixel per pixel, ma è sufficiente un po’ di trucco o degli occhiali da sole per impedire che diano risultati certi. Lo Stony Brook System, invece, come riporta la rivista Nature, si fonda sullo studio dei muscoli sotto la pelle del volto: si scattano due istantanee di una persona, in rapida successione, quindi vengono analizzati i cambiamenti della pelle attorno alla bocca, sorridente, analizzando anche i più piccoli cambiamenti delle rughe. Il software permette, quindi, di visualizzare un’immagine del volto con delle frecce nelle aree in cui, durante il sorriso, si sono verificati dei cambiamenti. Il gruppo di ricercatori ritiene che questi movimenti muscolari siano diversi da persona a persona. Il primo test con questo nuovo sistema è stato condotto su quattro membri del team che ha effettuato le ricerche, e adesso si sta procedendo con altri 30 volti sorridenti, per verificare la bontà dei risultati. Se si riveleranno ancora positivi, il software potrebbe essere utilizzato negli aeroporti, per il riconoscimento dei criminali, e potrebbe anche essere d’aiuto in campo medico, per lo studio delle asimmetrie facciali causate da disordini nervosi. (i.l.c.)

    LASCIA UN COMMENTO

    Please enter your comment!
    Please enter your name here