Un tesoro negli abissi

Una fonte immensa di biodiversità è stata scoperta negli abissi che circondano l’Antartide: oltre 700 nuove specie di creature marine sono state ritrovare in luoghi ritenuti finora incompatibili con una simile esplosione di vita. La straordinaria scoperta, cui Nature dedica la copertina, è uno dei risultati del progetto Andeep (Antartic benthic deep-sea biodiversity), il primo studio completo sulla vita marina antartica. I ritrovamenti permetteranno di confrontare le specie antartiche di acque profonde con quelle di acque superficiali per capire come il clima e l’ambiente abbiano guidato i cambiamenti evolutivi.

Secondo gli autori della ricerca, guidata da Angelica Brandt dell’Istituto e del museo di zoologia dell’Università di Amburgo (Germania), si tratta di un tesoro ritrovato, per di più in un luogo che tutti credevano biologicamente povero. Invece dal 2002 al 2005, nel corso di tre spedizioni, sono state classificate oltre mille specie, la stragrande maggioranza delle quali non erano mai state viste prima. Tra le altre, sono state identificate centinaia di nuove specie di crostacei isopodi, 81 nuovi vermi marini (policheti) e17 spugne sconosciute.

Gli animali sono stati ritrovati nel Mare di Weddell (una parte di Oceano Atlantico che lambisce il continente antartico nel settore orientale superiore), a una profondità compresa tra 800 e gli oltre 6 mila metri di profondità. Gli esemplari provengono da ambienti diversi, come la scarpata continentale o la pianura abissale, in posti mai esplorati prima. (t.m.)

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