Un test per misurare il dolore

Da un semplice esame del sangue sarebbe possibile “misurare” il dolore provato dai malati. La scoperta viene da Shaun Kilminster, specialista del dolore e consulente esterna del Royal Surrey County Hospital di Guildford (Regno Unito) e potrebbe dimostrarsi utile per il trattamento di pazienti non coscienti e di tutti quei malati con i quali non è possibile comunicare direttamente. La scoperta è stata presentata la scorsa settimana presso i britannici “Medical Futures Innovation Awards”. Lungi dall’approfondire i fenomeni biologici che inducono il dolore, il test si limita a misurare la concentrazione relativa di tre neurotrasmettitori, sostanze chimiche che inviano impulsi tra una cellula nervosa e l’altra, dei quali Kilminster non ha ancora voluto rendere nota la natura, per ragioni commerciali. Dati non pubblicati dimostrerebbero che su 60 soggetti coinvolti nella ricerca, metà dei quali accusavano leggere emicranie, il test ha permesso di diagnosticare il problema nel 100 per cento degli uomini e nel 93 per cento delle donne. La Kilminster cerca ora colleghi disposti a collaborare per approfondire le potenzialità del test. Molti scienziati restano però scettici, soprattutto sull’attendibilità dei risultati e sulla possibilità di applicare il metodo alla diagnosi del dolore associato a patologie diverse dall’emicrania. (s.p.)

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