Una conferma per il modello standard

La radiazione cosmica di fondo originatasi nell’Universo circa 14 miliardi di anni fa, e cioè 450 mila anni dopo il Big Bang, è polarizzata. La prova che il campo elettrico associato a questa radiazione oscilla – ipotesi che è alla base del modello standard cosmologico – è arrivata grazie a un team di ricercatori del Centro di ricerca astrofisica dell’Università di Chicago presente in Antartide, nell’ambito dell’esperimento Dasi (Degree angular scale interferometer). I risultati, presentati in due articoli pubblicati sull’ultimo numero di Nature, sono stati raccolti in un periodo di due anni: 271 giorni di dati utilizzabili che rivelano la polarizzazione della luce. “I livelli e la distribuzione spaziale della radiazione rivelata sono in eccellente accordo con le predizioni della teoria standard”, scrivono i ricercatori su Nature. “Se non fosse stato così avremmo dovuto buttare nel cestino della spazzatura tutto il nostro modello di interpretazione fisica dei primi istanti dell’universo”. La formazione del fondo cosmico risale a un periodo in cui la temperatura nell’universo era estremamente elevata: si sarebbe formato dall’interazione dei fotoni con la materia, quando nel plasma primordiale erano presenti solo elettroni e protoni liberi. Il cosmo cominciò poi a raffreddarsi espandendosi e questi fotoni non ebbero più l’energia sufficiente per interagire con gli elettroni. Per questo oggi i fotoni rilevati possono essere pensati come un’istantanea dell’universo di quei momenti. Ora i ricercatori suggeriscono che esperimenti futuri potrebbero fornire ulteriori dettagli sulla teoria inflazionaria, secondo cui l’universo si è “gonfiato” a partire da una regione microscopica di spazio un attimo dopo il Big Bang. (f.t.)

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