La nicotina, principale responsabile del vizio del fumo, può aiutare chi soffre di malattie cerebrali. Il sorprendente annuncio viene dai medici del dipartimento psichiatrico dell’Università del Vermont che però affermano di dover ancora aspettare conferme sperimentali prima di prescriverla come un vero e proprio farmaco. Al congresso dell’American Association for the Advancement of Science, Paul Newhouse e i suoi colleghi hanno esposto i risultati di un trattamento a base di nicotina realizzato su 15 individui affetti dal morbo di Parkinson. La somministrazione ha migliorato sia la capacità di attenzione dei pazienti che i loro tempi di reazione, anche se ha leggermente peggiorato il loro tremore. La ragione è che la nicotina ha effetti simili alla dopamina, il neurotrasmettitore responsabile di movimenti, stati d’animo e capacità di concentrazione nell’uomo. E, nelle persone affette dal morbo di Parkinson il livello di dopamina è estremamente basso. Altro studio, stesso risultato: è quello di Paul Sandberg, professore di psichiatria all’Università della Florida del Sud, che con la nicotina, ha curato la sindrome di Tourette, un’altra malattia neurodegenerativa. Secondo gli scienziati, la nicotina potrebbe essere usata anche per prevenire o rallentare lo sviluppo dell’Alzheimer e della schizofrenia. (p.c.)
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