“Il più giovane prigioniero politico del mondo”, lo ha definito così Amnesty International. Ghedum Nyma è un ragazzino tibetano, prigioniero da cinque anni delle autorità cinesi perché ritenuto la reincarnazione del Panchem Lama II – autorità politico-religiosa del Tibet. Il 25 aprile prossimo, in occasione del suo undicesimo compleanno, l’Istituto Samantabhadra, un centro studi di Buddismo Tibetano, organizzerà una raccolta di firme da inviare alla Commissione dei Diritti che fa capo all’Onu e al Presidente della Repubblica Cinese per la liberazione del piccolo. L’appuntamento è in piazza S. Maria in Trastevere, a Roma. Nonostante le pressioni esercitate sul governo cinese dall’Onu, da Amnesty International e dall’Osservatorio per i Diritti Umani, infatti, è dal maggio 1995 che del giovane e della sua famiglia non si hanno notizie. L’iniziativa, lanciata nel nostro Paese dall’Associazione Italia-Tibet, si inserisce nel quadro internazionale che vede il 2000 come l’anno dedicato al Panchen Lama. (l.g.)
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