Una guida ai luoghi della scienza

Sylvie Coyaud – Matteo Merzagora
Guida ai musei della scienza e della tecnica
Clup Guide, 2000
pp. 285 £ 36.000

Una vera guida turistica. Che invece di esplorare gli scorci e i monumenti di città d’arte, o i paesaggi di lande esotiche, offre ai propri lettori informazioni per una gita diversa: a un museo della scienza. Da Oslo a Napoli, da Aberdeen a Budapest, l’Europa offre molti centri di divulgazione scientifica aperti al pubblico, soprattutto ai più piccoli. A loro, e ai loro genitori e insegnanti, è rivolta principalmente questa guida. Che illustra le caratteristiche dei centri, le visite possibili e offre importanti notizie utili su come arrivare, prenotare, esplorare il posto. Sfogliando le pagine del libro si imparano molte cose, anche senza intraprendere i viaggi proposti. Si capisce innanzitutto il fermento che circonda la divulgazione della scienza in molti paesi europei – purtroppo in Italia ancora non molto – e i differenti modi in cui le nozioni scientifiche possono essere proposte al pubblico. Si impara così cosa s’intende per science centre, musei senza collezioni storiche che assomigliano a dei parchi giochi didattici, o per exhibit, insiemi di oggetti messi sotto gli occhi e le mani dei visitatori. Parole di cui si sente molto parlare ma di cui spesso si ignora il significato.

Accanto alle descrizioni dei centri i due autori segnalano critiche di più o meno scarsa educatività, notazioni, a volte specialistiche, a volte fuori dagli itinerari urbani, di posti dove si esprimono le idee e le trasformazioni in corso. Un capitolo a parte è dedicato ai musei virtuali dove trovano spazio realtà che vivono solo su Internet, insieme a siti che si sovrappongono al museo vero e proprio con l’aggiunta magari di materiale didattico interattivo. La guida, la prima nel suo genere, è un ottimo strumento per aprire gli orizzonti di famigliari e insegnanti che hanno in mente una vacanza o una gita culturale, per divertirsi e imparare insieme ai propri figli o alunni. L’unico limite è la continua trasformazione che i centri stanno subendo in questi anni, che rischia di far apparire datato un libro appena uscito. In ogni caso è sempre un buon punto d’inizio, da cui partire alla scoperta del mondo delle scienze.

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