Una matita con cui firmare una dedica su un prezioso diamante da donare all’amata. Potrebbe essere questa, tra le tante possibili, una romantica quanto fantasiosa applicazione della scoperta fatta dall’équipe statunitense guidata da Wendy Mao del Dipartimento di Geofisica dell’università di Chicago. I ricercatori, che hanno pubblicato lo studio su Science, ispirati da quanto accade con una comune matita di grafite che gravata dalla pressione della mano modifica la propria struttura molecolare così da lasciare un segno sulla carta, hanno sottoposto, a bassa temperatura, della comune grafite ad una elevatissima pressione. I risultati sono stati sorprendenti: l’analisi ai raggi X degli atomi di carbonio della grafite ha evidenziato la trasformazione di un numero elevatissimo dei cosiddetti “legami deboli”, rappresentativi dello stato di aggregazione della materia, in “legami forti” come quelli tipici del diamante. La grafite “mutata”, segnalano gli autori, è stata così in grado di scalfire la superficie di un diamante. (p.d.a.)
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