Categorie: Spazio

Una stella di neutroni da record

C’è un nuovo record nello Spazio. Appartiene a una stella di neutroni che pesa quasi il doppio del Sole. A misurare la massa di questo astro gigante è stato il gruppo di ricerca coordinato dall’astronomo Paul Demorest del National Radio Astronomy Observatory, negli Usa. La scoperta, come viene spiegato su Nature, rivela importanti informazioni sulla natura di questo particolare tipo di corpi celesti.

Le stelle di neutroni sono formate principalmente da neutroni (particelle prive di carica elettrica) “compattati” in volumi altamente densi. In effetti, nonostante queste stelle abbiano masse superiori a quella del Sole, sono molto più piccole perché la materia è compressa sotto la forza di pressioni elevatissime. Un centimetro cubo di stella di neutroni pesa un miliardo di tonnellate. Interrogandosi sulla natura di queste stelle, alcuni ricercatori avanzano l’ipotesi che nel loro nucleo vi sia anche una componente “esotica” costituita da particelle come quark o bosoni.

Dal momento che è impossibile riprodurre in laboratorio le pressioni che tengono insieme una stella di neutroni, per scoprire cosa si nasconde al suo interno i ricercatori hanno alzato gli occhi al cielo. Oggetto dell’attenzione era J1614-2230, un sistema binario costituito da una pulsar (stella di neutroni che emette luce a intermittenza sotto forma di onde radio) e una stella compagna. Gli astronomi hanno calcolato la massa di entrambi gli astri ricorrendo al cosiddetto Effetto Shapiro, che prevede un ritardo nella propagazione della radiazione luminosa quando questa passa all’interno di un campo gravitazionale. In questo caso, a rallentare le onde radio emesse dalla pulsar era il campo gravitazionale della sua stella compagna.

Misurando accuratamente il ritardo nella propagazione della luce, i ricercatori hanno dedotto che la massa della stella di neutroni è 1,97 volte quella del Sole. Sino a oggi, il record spettava a una stella che superava il peso del Sole di 1,67 volte. Tale risultato, spiegano i ricercatori, esclude la presenza di particelle esotiche che, per masse così pesanti, causerebbero il collasso della stella medesima in un buco nero.

Riferimenti: Nature doi:10.1038/news.2010.565 News

Admin

Articoli recenti

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

3 giorni fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

5 giorni fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

6 giorni fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

7 giorni fa

Leptospirosi: perché crescono i casi a New York?

Mai così tanti casi di leptospirosi in un anno dal 2001: a contribuire all’aumento delle…

1 settimana fa

Fogli d’oro sottilissimi: arriva il goldene

Potrebbe essere usato in diverse applicazioni come catalizzatore per la conversione dell'anidride carbonica e la…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più