Un’arma da spionaggio

    Dopo Echelon ecco un altro sospetto di spionaggio informatico. I servizi segreti francesi Das (Delegazione Affari Strategici) hanno infatti pubblicato un rapporto che descrive come sia possibile spiare via Internet ogni operazione degli utenti che usano software della Microsoft. Stando al documento, il misfatto porterebbe la firma dell’azienda di Bill Gates in collaborazione con la National Security Agency – Nsa – l’agenzia federale americana per lo spionaggio, già coinvolta nell’affare Echelon. Gli agenti della Nsa avrebbero prodotto il software spionistico e lo avrebbero implementato con i programmi della Microsoft, ovvero nei sistemi operativi come Windows, e in applicazioni come Office. Già nel settembre del 1999 Andrew Fernades, un programmatore della Cryptonym, società di software canadese, dichiarò di aver trovato una chiave elettronica all’interno del sistema operativo Windows, che permetteva lo spionaggio dell’utente a sua insaputa. La chiave fu decodificata come ”_NSAKEY” – si scrive esattamente così -, e già allora la Nsa fu tirata in ballo ma si rifiutò di rispondere. La vicenda passò però in secondo piano: Microsoft affermò infatti che la _NSAKEY era uno stratagemma che permetteva sì il controllo del sistema da parte della Microsoft stessa, ma non era possibile farlo da Internet, bisognava avere accesso fisico al computer che si voleva controllare, e che comunque la Nsa era estranea ai fatti. Ora Bill Gates, a soli cinque mesi di distanza, sarà chiamato nuovamente a fugare i sospetti di spionaggio, questa volta davanti ai servizi segreti francesi.

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