Uniti per l’Africa

Scienziati europei e africani insieme per sconfiggere Aids, tubercolosi e malaria. E’ questo lo spirito che anima il primo Forum annuale dell’European and Developing Countries Clinical Trials Partnership (Edctp), come emerso nel corso della conferenza stampa svoltasi presso l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) di Roma. L’obiettivo dell’Ecdtp, nato lo scorso anno per iniziativa di 14 paesi membri dell’Unione Europea più la Norvegia, è quello di mettere a punto strategie congiunte grazie alle quali individuare nuovi farmaci, vaccini e altri strumenti terapeutici per ridurre l’impatto di queste malattie della povertà. “Si tratta di uno sforzo totale per mettere i paesi africani in condizioni di affrontare loro stessi questi problemi”, spiega Enrico Garaci, presidente dell’Iss, che rappresenta l’Italia nel progetto. Attraverso la collaborazione tra settore pubblico, privato e ong, infatti, l’Edctp vuole sviluppare o rafforzare le capacità di ricerca negli stessi paesi in cui le malattie sono una priorità sanitaria. “Si lavorerà per fornire strutture di ricerca adeguate ed equipaggiamento”, ha detto Pascoal Mocumbi, alto rappresentante dell’Edctp, “ma soprattutto per la formazione del personale locale. Solo acquisendo certe conoscenze, gli scienziati africani potranno rispondere ai problemi che affliggono l’Africa”. I primi progetti a prendere il via saranno quelli contro la tubercolosi e la malaria. (r.p.)

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