Dagli Usa il test che in 5 minuti rivela la presenza del coronavirus

test coronavirus
(Credits: Fusion Medical Animation on Unsplash)

Da ore a pochi minuti. La Food and drug administration (Fda) statunitense ha approvato con iter preferenziale per emergenza un nuovo test per il coronavirus che restituisce risultati in pochissimo tempo: soli 5 minuti per sapere se si è stati contagiati, 13 minuti per verificare invece la negatività. E soprattutto può essere condotto anche al fronte, senza dover mandare i campioni nei laboratori convenzionati. La tecnologia è proprietà della Abbott Laboratories, che in un comunicato ufficiale ha fatto sapere che da aprile potrà sfornare 50mila kit per test al giorno, disponibili per il momento solo per gli Stati Uniti.

Si chiama Id Now Covid-19 ed è l’adattamento per l’emergenza pandemia di una tecnologia (Id Now) già esistente e utilizzata per identificare i casi di influenza e di altre infezioni virali delle vie respiratorie. Ciò che serve è un po’ di manualità, un piccolo laboratorio portatile (dal peso di tre chilogrammi e grande come un tostapane) e qualche reagente.

I campioni biologici prelevati tramite tampone da naso e faringe vengono miscelati in una soluzione con reagenti chimici che rompono l’involucro del virus e liberano il suo rna. All’interno del tostapane il materiale genetico target eventualmente presente verrà amplificato e reso individuabile, ignorando tutto il resto.

Estremamente rapido – bastano 5 minuti per accertare la presenza dell’rna del coronavirus Sars-Cov-2 e 13 per essere sicuri che non ci sia – questo test sembra avere anche un’affidabilità discreta.
Se così fosse sarebbe l’ideale per l’utilizzo al fronte, come nei pronto soccorso, dove servono risposte rapide, mentre adesso i pazienti rimangono parcheggiati almeno per 4-6 ore in attesa dell’esito dei test.

Questo della Abbott Laboratories si aggiunge ad altri test rapidi che sono stati proposti in queste settimane in alternativa a quelli indicati dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Le autorità americane e europee, per esempio, hanno dato via libera al test rapido di DiaSorin, che dà la diagnosi in un’ora e la cui sperimentazione in collaborazione con gli ospedali Spallanzani di Roma e San Matteo di Pavia si è conclusa il 10 marzo. Da aprile dovrebbero arrivare in Italia 100mila kit diagnostici.

Via: Wired.it

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Credits immagine copertina: Fusion Medical Animation on Unsplash

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