Salute

Vaccino Moderna: tre dosi potrebbero aumentarne l’efficacia?

Moderna ha annunciato che, secondo i risultati dei suoi test, il suo vaccino mRna-1273 contro Covid-19 stimola la produzione di anticorpi in grado di neutralizzare anche le varianti mutate del coronavirus individuate per la prima volta in Inghilterra e in Sudafrica. Ma forse serve un quid in più: una terza dose potrebbe aumentarne l’efficacia.

Efficace, ma quanto?

I risultati dello studio di Moderna, disponibile in preprint su bioRxive, indicano che il suo vaccino produce anticorpi neutralizzanti contro le varianti del coronavirus oggi identificate.

“La vaccinazione con il vaccino Moderna Covid-19 ha prodotto titoli neutralizzanti contro tutte le principali varianti emergenti testate, comprese B.1.1.7 e B.1.351, identificate per la prima volta rispettivamente nel Regno Unito e nella Repubblica Sudafricana”, si legge nel comunicato stampa. “Lo studio non ha mostrato alcun impatto significativo sui titoli neutralizzanti contro la variante B.1.1.7 rispetto alle varianti precedenti. Una riduzione di sei volte dei titoli neutralizzanti è stata osservata con la variante B.1.351 rispetto alle varianti precedenti”.


Perché la vaccinazione da sola non basta per eradicare Covid-19


C’è dunque la possibilità – ammettono dall’azienda – che nei confronti della variante B.1.351 (sudafricana) l’efficacia nella prevenzione delle forme moderate e gravi di Covid-19 sia più bassa, attorno al 70-80% (contro il 95% attestato per il coronavirus originale) – una percentuale, comunque, elevata.

Test sul booster

Gli scienziati che hanno lavorato al vaccino mRna-1273 pensano che l’efficacia nei confronti di nuove varianti, magari anche di quelle che emergeranno in futuro, potrebbe essere potenziata con la somministrazione di una terza dose. Per questo Moderna ha deciso di avviare una sperimentazione ad hoc per verificare se questo ulteriore richiamo sarà in grado di aumentare il livello di anticorpi neutralizzanti.

Variante per variante

Un’altra strada che l’azienda si impegna a percorrere è quella di creare una variante del proprio vaccino (mRna-1273.351) disegnata sulla variante sudafricana.

Via: Wired.it

Mara Magistroni

Nata e cresciuta nella “terra di mezzo” tra la grande Milano e il Parco del Ticino, si definisce un’entusiasta ex-biologa alla ricerca della sua vera natura. Dopo il master in comunicazione della scienza presso la Sissa di Trieste, ha collaborato con Fondazione Telethon. Dal 2016 lavora come freelance.

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