Categorie: Spazio

Vent’anni fa la scoperta del primo esopianeta

Accadde il 6 ottobre di vent’anni fa, quando gli scienziati Michel Mayor e Didier Queloz annunciarono la scoperta del primo pianeta extrasolare: 51 Pegasi B, in orbita attorno alla stella da cui prende il nome, a 48 anni luce di distanza dalla costellazione Pegaso. La scoperta, pubblicata su Nature, fu possibile grazie a osservazioni spettroscopiche condotte dall’Osservatorio dell’Alta Provenza (Francia), e più precisamente grazie ad uno spettroscopio in grado di rilevare anche i più piccoli cambiamenti di regolarità nella velocità delle linee spettrali (pari a circa 70 metri al secondo). Pochi giorni dopo l’annuncio, la conferma dell’esistenza di questo esopianeta arrivò da altri team di ricerca, facendo ipotizzare che il 51 Pegasi B fosse un “gioviano caldo” che orbita in circa 4 giorni attorno alla sua stella.

Capostipite di quasi duemila altre scoperte di pianeti al di fuori del sistema solare, l’indentificazione di 51 Pegasi B ha letteralmente fatto storia, aprendo una serie infinita di interrogativi, visto che la distanza ravvicinata del pianeta dalla sua stella non era compatibile con le teorie vigenti all’epoca. Con il tempo il catalogo degli esopianeti si è arricchito notevolmente: oggi se ne contano 2000, di cui la metà scoperti negli ultimi due anni.

Riferimenti: Nature doi:10.1038/378355a0

Credits immagine: NASA/JPL-Caltech

Marta Musso

Laureata in Scienze Naturali alla Sapienza di Roma con una tesi in biologia marina, ha sempre avuto il pallino della scrittura. Curiosa e armata del suo bagaglio di conoscenze, si è lanciata nel mondo del giornalismo e della divulgazione scientifica. “In fin dei conti giocare con le parole è un po' come giocare con gli elementi chimici”.

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