Sono trenta milioni di anni che i rotiferi bdelloidei non fanno sesso eppure sono una delle specie più longeve del pianeta. Il loro segreto: la fuga dai nemici, come spiegano i ricercatori della Cornell University in uno studio su Science. Questi particolari invertebrati sono microrganismi acquatici completamente asessuati (vedi Galileo): si riproducono deponendo uova che sono cloni genetici delle madri. Solitamente le specie asessuate si estinguono in tempi relativamente breve a causa di parassiti o altri agenti patogeni. Il rotifero belloidei invece sopravvive da decine di milioni di anni. I ricercatori della Cornell University hanno finalmente scoperto come. Il loro segreto è sfuggire continuamente ai parassiti che potrebbero portarli all’estinzione. Per evitare l’attacco da parte di un patogeno, i rotiferi si disseccano – causandone così la morte – e si lasciano portare via dal vento. “Questi animali stanno essenzialmente giocando a una specie di ‘nascondino evoluzionistico’”, ha spiegato Paul Sherman, docente di neurobiologia presso la Cornell University, “possono affidarsi al vento per colonizzare nuovi habitat privi di parassiti, riprodursi velocemente e poi fuggire di nuovo via prima di essere attaccati. Un meccanismo per evitare gli organismi nemici senza affidarsi alla ricombinazione genetica che nessun altro animale conosciuto può imitare”.