Via Lattea senza veli

Il cuore della nostra galassia si mostra come mai prima grazie a una nuova immagine ad alta definizione, la migliore mai scattata finora. Presentata ieri a un incontro della American Astronomical Society, tenutosi a Long Beach, in California, la nuova fotografia all’infrarosso rivela spessi filamenti di gas e grandi, nuove, solitarie stelle al centro della Via Lattea.

L’area, che ospita un buco nero del peso di quattro milioni di Soli, non è facilmente osservabile a occhio nudo, dato che la luce dello spettro visibile viene assorbita e rifratta da gas e polveri. Per questo gli astronomi devono ricorrere a lunghezze d’onda nell’infrarosso (tra i 700 nanometri e un millimetro), che attraversano con più facilità il materiale interstellare.

L’immagine è stata composta sulla base di fotografie scattate dai telescopi spaziali Hubble (grazie al Near infrared camera and multi-object spectrometer – Nicmos), e Spitzer (grazie alla Infrared astronomy camera – Irac). La porzione esaminata da Hubble è dieci volte più definita rispetto a quella dello Spitzer e copre un’area larga 115 anni luce e lunga 300 anni luce, intorno al centro della nostra galassia.

Ciò che la fotografia ha rivelato agli astronomi è un numero impressionante di stelle: sarebbero circa seicentomila. Tra queste, si conta una popolazione di circa duecento nuove stelle massicce solitarie. Un fatto che ha sorpreso gli studiosi, dal momento che gli astri di grandi dimensioni osservati finora erano tutti confinati molto vicino al buco nero, o all’interno di piccoli raggruppamenti chiamati “Quintuplet” e “Arches”. Questi nuovi corpi celesti, invece, sono isolati: se siano nati fuori dai gruppi o se vi siano stati strappati dalle violente forze gravitazionali generate dal buco nero è una delle domande cui ora si cercherà di rispondere. (a.g.)

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