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Viaggi nello Spazio, la Nasa studia i gemelli

Quali sono gli effetti di un viaggio nello Spazio sul corpo umano? E’ quello che spera di scoprire la Nasa, che ha appena annunciato una selezione di 10 studi che saranno condotti sugli astronauti Scott e Mark Kelly, gemelli omozigoti, aprendo così un nuovo capitolo della ricerca sulla vita umana nello Spazio.

Nonostante si sia già occupata di studiare le conseguenze dello Spazio sugli organismi degli esseri umani per più di 10 anni, la Nasa spera che questi studi, effettuati in collaborazione con il National Space Biomedical Research Institute, forniscano maggior informazioni sugli effetti e i cambiamenti meno percepibili che avvengono in un corpo umano durante un viaggio al di fuori dell’atmosfera terrestre.

“Ci siamo accorti di avere questa opportunità unica di effettuare degli studi perché uno dei gemelli sarà a bordo della Stazione spazile internazionale, mentre l’altro resterà sulla Terra,” ha commentato Craig Kundrot, a capo dello Human Research Program della Nasa, “Abbiamo l’opportunità di studiare due individui che condividono lo stesso codice genetico, ma si troveranno in ambienti diversissimi per un anno.” 

Gli studi, scelti tra una selezione di più di 40 proposte, si focalizzeranno principalmente su quattro aree: la fisiologia umana, che cercherà di scoprire come l’ambiente di un viaggio stellare su organi diversi, come ad esempio il cuore e il cervello; la scienza del comportamento, che investigherà gli effetti sulle percezioni, sul ragionamento, sulla capacità di prendere decisioni e sulla reattività; la microbiologia, che studierà le differenze tra le diete dei due fratelli e gli stress a cui sono sottoposti per scoprire in che modo questi influenzano i microorganismi presenti all’interno dei loro apparati digerenti; e la biologia molecolare, che si concentrerà sui meccanismi con cui i geni nelle cellule vengono attivati e disattivati nell’ambiente dello Spazio e su come agenti quali le radiazioni e i cambiamenti nella microgravità abbiano effetti sulle strutture delle proteine e dei metaboliti.

Nonostante non ci si aspetti che gli studi effettuati sui fratelli Kelly forniscano dati definitivi sugli effetti dei viaggi spaziali sugli esseri umani, dato che si tratta di esperimenti effettuati solo su due individui campione, essi forniranno informazioni molto preziose e serviranno come dimostrazione per futuri progetti di ricerca di questo tipo. “Questa e’ una opportunità unica per l’agenzia,” ha commentato Kundrot. “Questi studi sono un vero e proprio apripista per la Nasa riguardo lo studio della fisiologia degli astronauti.”

Riferimenti e credits immagine: Nasa

Claudia De Luca

Dopo la laurea triennale in Fisica e Astrofisica alla Sapienza capisce che la vita da ricercatrice non fa per lei e decide di frequentare il Master in Giornalismo e Comunicazione della Scienza all'Università di Ferrara, per imparare a conciliare il suo amore per la scienza e la sua passione per la scrittura.

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