I modi più green per viaggiare e inquinare di meno

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(Foto via Pixabay)

Il mondo è tornato in piazza per chiedere ai grandi della Terra di fermare i cambiamenti climatici. Milioni di persone si sono mobilitate ai quattro angoli del globo per chiedere il taglio delle emissioni di gas serra, e garantire così un futuro alle nuove generazioni e al nostro pianeta. Centrali a carboneallevamenti intensivi, sistemi di riscaldamento: moltissimi aspetti della nostra vita dovranno cambiare per raggiungere questo ambizioso obiettivo. A iniziare dal nostro modo di viaggiare: in Europa mezzi di trasporto sono responsabili da soli di un quarto delle emissioni di gas serra, e rappresenta la prima causa di inquinamento nelle città. Ma quali sono i più inquinanti, cosa possiamo fare oggi per viaggiare nel modo più green, e come viaggeremo in futuro per minimizzare il nostro impatto sul pianeta? Vediamo.

Questione di numeri

Iniziamo con una precisazione: esistono diverse stime relative all’impatto ambientale delle differenti forme di trasporto oggi disponibili, ma i numeri sono estremamente ballerini. Differenti agenzie nazionali e internazionali offrono stime diverse, e su alcuni particolari non esistono certezze. Per fare un esempio, a parità di emissioni un viaggio in aereo dovrebbe inquinare più di un trasporto terrestre, perché gas come gli ossidi di azoto hanno effetti più drammatici e duraturi sul clima se emessi in quota (come capita con i motori degli aerei), rispetto a quanto avvenga sulla superficie. Quantificare questi effetti però non è facile. Per questo motivo l’International Civil Aviation Organization (Icao) non ne tiene conto quando calcola l’impatto dei voli aerei in termini di emissioni inquinanti. Mentre il Department for Business, Energy and Industrial Strategy (Beis) del governo inglese per rendere più realistici i suoi calcoli aumenta del 90% le statistiche sulle emissioni del traffico aereo. Detto questo, nonostante qualche differenza nei numeri la classifica dei mezzi di trasporto più inquinanti è abbastanza chiara.

Al primo posto le automobili

In termini assoluti, sono le auto il principale responsabile dell’inquinamento atmosferico. Secondo i dati dell’Air Transport Action Group (un think tank dedicato allo sviluppo sostenibile dell’aviazione) il trasporto aereo è responsabile globalmente del 2% delle emissioni di gas serra legate alle attività umane. In Europa, i dati dell’European Environment Agency indicano un 3% dei gas serra totali provenienti dal trasporto aereo, mentre limitandosi a considerare il comparto dei trasporti la percentuale di gas serra legata agli aerei sale al 13%. Pari merito con il trasporto marittimo (principalmente di merci), ma poca roba se confrontata al 72% proveniente dal traffico su gomma. A guardare quanto inquinano questi mezzi di trasporto in termini relativi, però, il discorso è molto differente.

I mezzi di trasporto più inquinanti

Come dicevamo, i numeri per l’inquinamento legato ai diversi mezzi di trasporto variano notevolmente tra una stima e l’altra. Ma la storia che raccontano è sempre la stessa, e per comodità utilizzeremo quelli del Department for Business, Energy & Industrial Strategy inglese, che fornisce stime per tutti i principali mezzi di trasporto. Al primo posto, come più inquinante, troviamo quindi l’aeroplano, che produce 133g di CO2 per passeggero per ogni chilometro di viaggio nelle tratte brevi, e 102 nei tragitti più lunghi, cifre che salgono a 254 grammi e 195 grammi considerando gli effetti degli altri gas serra aumentati dall’emissione in alta quota. Seguono le automobili, che quando trasportano solamente il conducente producono in media 171 grammi di CO2 per chilometro. È poi la volta degli autobus urbani, con 104 grammi per passeggero, dei treni regionali e interregionali o comunque su tratte nazionali, con 41 grammi, corriere FlixBus e simili, con 27 grammi, e quindi i treni veloci e tratte internazionali come gli Eurostar, con 6 grammi per passeggero (ma si tratta di stime che variano in base al paese in cui viaggiano, perché sono alimentati a elettricità, e le emissioni dipendono quindi dal tipo di tecnologia prevalente in ogni nazione).

Quanto inquiniamo viaggiando?

Per una stima più concreta di quanto inquina un viaggio possiamo utilizzare il sito ecopassenger, realizzato dalla International Railways Union in collaborazione con l’European Environment Agency. Secondo i calcoli del sito, un viaggio di sola andata Roma-Parigi comporta la produzione di 35 chili di CO2 per passeggero se ci si sposta in treno, quasi 139 chili muovendosi in macchina, e circa 104 spostandosi in aereo (che diventano 235 prendendo in considerazione l’impatto ambientale delle emissioni ad alta quota). Passando a una tratta più breve, un viaggio Roma-Bari (quasi mille chilometri in meno rispetto a Parigi) produce 21 chili di CO2 spostandosi in treno, 51 con la macchina e 140 in aereo. Cifre molto simili nel caso del treno, drammaticamente più basse per la macchina, e persino superiori nel caso di un aereo. Che si spiegano ricordando che i treni nazionali inquinano più degli eurostar, e che per gli aerei dipende molto dalla quota che raggiungono e dalla durata del tragitto: i consumi (e quindi la quantità di CO2 prodotta) sono molto elevati nelle fasi di decollo e atterraggio, e quindi più dura il volo, meno si inquina in proporzione. Questo ci lascia con una domanda: qual è il modo più ecologico per viaggiare? La risposta corretta è: dipende.

Viaggiare green

Per capire qual è il metodo di viaggio meno inquinante per ogni spostamento bisogna innanzitutto valutare la nostra destinazione, e quante persone ci accompagneranno nei nostri spostamenti. Se il treno o la corriera sono un’opzione percorribile, la scelta è obbligata: si tratta senz’altro dei mezzi di trasporto con il minor impatto sull’ambiente. Anche l’automobile può rivelarsi abbastanza eco-friendly, se ci accompagnano almeno altre 3 persone. Un’auto diesel non troppo vecchia con 4 persone a bordo produce in media 43 grammi di CO2 per chilometro per passeggero, appena 2 grammi in più di quanto produciamo spostandoci con un treno non ad alta velocità. E ovviamente, per chi possiede o ha modo di mettere le mani su un’auto ibrida le emissioni diminuiscono ulteriormente. Lo stesso vale anche per le auto elettriche, anche se per un calcolo preciso delle emissioni bisogna prendere in considerazione da quale fonte viene prodotta l’elettricità che consumiamo.

Passando a viaggi più lunghi, i treni ad alta velocità come gli eurostar rappresentano il metodo di spostamento meno inquinante in assoluto. Non sempre però è possibile utilizzare il treno, sia per motivi di tempo che per limiti della rete ferroviaria. In questo caso, l’aereo è d’obbligo, e con alcuni accorgimenti è possibile minimizzare il nostro impatto sull’ambiente. Innanzitutto, scegliendo voli diretti: come abbiamo visto i consumi maggiori avvengono nelle fasi di decollo e atterraggio, e quindi eliminando le tappe intermedie il nostro viaggio sarà non solo più rapido, ma anche meno inquinante. Per la scelta della compagnia è possibile consultare classifiche come l’Atmosfair Airline Index, che ordina le linee aeree in base al loro impatto ambientale. E infine per la scelta del biglietto, l’opzione meno inquinante è viaggiare in economica: avendo una densità maggiore di posti la quantità di gas serra per passeggero risulta minore rispetto alla business o altre opzioni di viaggio comode.

Via: Wired.it

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