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Volere un bimbo sano è un diritto

Il prossimo 14 aprile la Corte Costituzionale si esprimerà sul divieto imposto dalla legge 40 del 2004 che nega alle coppie fertili ma portatrici di patologie genetiche di utilizzare la Procreazione Medicalmente Assistita e, conseguentemente, di avvalersi della diagnosi genetica preimpianto (DGP). Se la proibizione dovesse cadere, migliaia di coppie fertili ma portatrici di patologie genetiche potrebbero tentare di procreare un bambino sano,  evitando la trasmissione della malattia ed eliminando il rischio dell’aborto terapeutico. Tuttavia, quale che sia la decisione della Corte, il Parlamento può, in qualsiasi momento, rimuovere il divieto. Una petizione in questo senso è stata lanciata ieri a Roma nel corso di un convegno organizzato dall’Associazione Luca Coscioni, al quale, in rappresentanza della Associazione Famiglie SMA,  è intervenuta Anita Pallara con l’invio del messaggio che qui pubblichiamo:

Quando si aspetta un figlio il primo pensiero che si fa, anche a voce alta, è “l’importante è che sia sano, il resto non conta”. Capita però che questo non accada, succede che metti al mondo un figlio, lo vedi soffrire, vedi una malattia che TU gli hai trasmesso portarselo via, l’intero mondo ti crolla addosso, pensi di non poter mai più essere felice. Scopri che esistono delle malattie che silenziose vivono nel tuo Dna, scopri che nessuno è immune da queste.

Nella mia esperienza diretta, io sono affetta da una di queste malattie, la SMA, che nella sua forma più grave può portare alla morte entro i primi anni di vita, ho visto e conosciuto tanti genitori, troppi, che hanno perso il proprio figlio e che sono ricorsi alla fecondazione assistita per mettere al mondo un altro figlio,  sono dovuti andare fuori dal loro paese per avere il diritto, sacrosanto, di non mettere al mondo, o dover abortire, un bambino malato.  La scienza tramite la diagnosi pre-impianto garantisce il diritto, e personalmente aggiungo il dovere, di poter mettere al mondo un bambino sano: quale legge morale o etica vieterebbe una cosa del genere? Se perdi una moglie diventi vedovo, se perdi i genitori diventi orfano, se perdi un figlio resti senza “nome”, questo dovrebbe far riflettere. La diagnosi pre-impianto è un fondamentale del diritto alla vita. Anita Pallara 25 anni affetta da SMA2.

Marina Bidetti

Giornalista e cofondatrice di Galileo servizi editoriali

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  • "Volere un bambino sano..."
    E volerlo alto, biondo e cogli occhi azzurri, no?

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