Volontari del genoma sì, ma con diritto alla privacy

Studia i miei geni ma non dirlo a nessuno. È questo il risultato dell’ultimo sondaggio di Galileo, “AAA volontari del genoma cercasi”. Dei 527 lettori di Galileo che hanno partecipato, infatti, il 57,69 per cento ha dichiarato che si sottoporrebbe volentieri al sequenziamento del proprio genoma, ma solo se i dati restassero anonimi e fossero usati esclusivamente a fini di ricerca. Più ardito il 37,76 per cento che non solo acconsentirebbe a donare il proprio patrimonio genetico alla scienza, ma lo renderebbe anche pubblico. Sono molto pochi, invece, quelli a cui non interesserebbe vedere svelati i segreti del proprio Dna: appena il 4,55 per cento.

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