Innamorarsi è anche questione di genetica?

Innamorarsi è anche una questione di geni. Verrebbe da riassumere così i risultati di uno studio pubblicato su Scientific Report da un gruppo di ricercatori cinesi, secondo cui alcune varianti genetiche, come quelle di un recettore per la serotonina (5-HT1A), sarebbero correlate alla probabiltà di essere più o meno coinvolti amorosamente.

Alcuni studi psicologici e sondaggi sociologici in passato hanno mostrato che sono i fattori non genetici, come ad esempio lo status socio-economico, l’aspetto fisico e la personalità, ad essere cruciali nella formazione di relazioni sentimentali. Ma non del tutto sono stati esclusi anche fattori biologici, in modo particolare l’influenza del neurotrasmettitore serotonina, coinvolto nella regolazione dell’umore.

“Negli animali, ad esclusione degli esseri umani, quando i livelli di serotonina scendono la recettività sessuale femminile cala e vengono indotti comportamenti aggressivi nei confronti degli esemplari maschi,” hanno spiegato in proposito gli scienziati a capo delal ricerca, aggiungendo anche come alcune varianti del suo recettore (5-HT1A) siano correlate a comportamenti disagiati nelle relazioni intime. Potrebbe quindi essere che il polimorfismo del gene 5-HT1A abbia effetti anche sull’essere umano, e che sia collegato alla probabilità che un giovane instauri o meno una relazione sentimentale?

Per cercare di scoprirlo i ricercatori hanno condotto una ricerca su 579 studenti di circa 22 anni: raccogliendo i loro follicoli piliferi, gli scienziati sono stati in grado di estrarre del Dna e di amplificare il gene da studiare per poter osservare le caratteristiche. Dai risultati ottenuti, il team ha potuto osservare che gli studenti portatori del polimorfismo che rende più evidente il gene 5-HT1A (ovvero che porta a una maggiore espressione del gene) avevano più probabilità (circa il 60%) di essere single rispetto agli altri partecipanti allo studio, la metà dei quali si trovava invece in una relazione. “I risultati sono coerenti con l’idea che i portatori del polimorfismo si trovano meno a loro agio nelle relazioni intime con altre persone,” hanno azzardato gli scienziati, “Inoltre, questi soggetti hanno più probabilità di sviluppare nevrosi e malattie psichiche come depressione e disturbi della personalità”.

Riferimenti: Scientific Reports doi: 10.1038/srep07049

Credits immagine: Brandon Warren/Flickr CC

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