15 curiosità su Galileo Galilei

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La scienza gli sarà per sempre debitrice: senza di lui forse non sarebbe mai nata. A lui si deve l’introduzione del metodo scientifico, con l’uso del telescopio e una serie di fondamentali studi sul moto. Parliamo, naturalmente, di Galileo Galilei. “La conoscenza della realtà inizia e finisce con l’esperienzadiceva di lui Albert Einstein, uno dei suoi più grandi fan, “e le affermazioni cui si arriva con la sola logica sono completamente vuote rispetto alla realtà. Galileo capì questo concetto e per primo lo portò nel mondo scientifico, e per questo è il padre della fisica moderna – anzi, di tutta la scienza moderna”. Sulla vita e le opere di Galileo Galilei, che fu processato e condannato dall’Inquisizione, esistono fior di volumi. Noi qui vi proponiamo un fact checking su quindici popolari aneddoti che hanno come protagonista il grande scienziato pisano, alcuni sorprendentemente veri, altri sorprendentemente falsi.

15 curiosità, fatti o fake news, su Galileo Galilei

1. Giù dalla torre. È l’esperimento più famoso di Galileo ma è anche una fake news. Si racconta che lo scienziato salì sulla Torre pendente di Pisa e lasciò cadere giù due palle di cannone di massa diversa, per dimostrare che la velocità di caduta è indipendente dalla massa del corpo: “Se si levasse totalmente la resistenza del mezzo, tutte le materie discenderebbero con eguali velocità”. Peccato che due corpi in caduta dalla Torre di Pisa sono tutt’altro che nel vuoto: l’episodio è fasullo. Probabilmente si tratta solo di una frottola messa in giro dal segretario di Galileo.

2. La prima vocazione di Galileo . Il padre di Galileo lo spedì in un monastero gesuita per studiare medicina. Dopo quattro anni, il futuro scienziato annunciò di aver avuto la vocazione e si fece monaco. Suo padre lo ritirò dal convento, ma ormai la frittata era fatta. Galileo Galilei era ormai a tutti gli effetti un prete spretato.

3. Il dito mancante. Cento anni dopo la morte di Galileo, quando il suo corpo fu spostato per una nuova sepoltura, un ammiratore ne tagliò il dito medio della mano destra. La reliquia è ora esposta al Museo della Storia della Scienza di Firenze. E punta verso Roma.

4. Galileo e il pendolo. Secondo la leggenda, Galileo si appassionò al problema del pendolo guardando oscillare una lampada nella cattedrale di Pisa. Lo scienziato si convinse (erroneamente) che il periodo di oscillazione fosse costante. In ogni caso, non gli riuscì mai di costruirne uno.

5. Quanto è grande l’Inferno? Oltre a doversi applicare, di malavoglia, all’astrologia, Galileo tenne due lezioni all’Accademia Fiorentina “circa la figura, sito e grandezza dell’Inferno di Dante”. E arrivò alla conclusione che Lucifero fosse lungo circa duemila braccia.

6. Cattivo maestro. Ottimo scienziato, ma incapace di insegnare. L’Università di Pisa diede una cattedra di matematica a Galileo, ma non gliela riconfermò. Pare che fosse troppo difficile lavorare con lui (per i colleghi) e seguire le sue lezioni (per gli studenti). Eppure è ritenuto uno dei primi grandi divulgatori scientifici, un modello di scienziato valido tutt’oggi, come spiega il premio Nobel Rubbia.

7. Il primato del telescopio. Galileo non inventò il telescopio. Piuttosto, perfezionò un cannocchiale messo a punto da un ottico olandese. Lo scienziato pisano, comunque, fu il primo a usare lo strumento per osservare il cielo.

8. Criptatura anti plagio. Lo scienziato era ben conscio dei rischi di plagio. E quindi era solito occultare le sue scoperte sotto forma di curiosi anagrammi. Per esempio: smaismrmilmepoetaleumibunenugttaurias che, opportunamente risolto, vuol dire altissimum planetam tergeminum observavi ossia “Ho osservato che il più alto dei pianeti [Saturno] è trigemino [cioè ha due satelliti].

9. Galileo inventore. Il pisano progettò diverse invenzioni curiose. Tra queste, una combinazione di specchi candele per deviare la luce attraverso i corridoi degli edifici, un raccoglitore di pomodori e un pettine tascabile che diventava un utensile per mangiare (il primo coltellino svizzero?)

10. Bussole per l’artiglieria. Alla morte di suo padre, temendo di finire in prigione per i debiti ereditati, Galileo progettò una bussola per il puntamento dei cannoni. L’invenzione precedente, un termometro, era stata un fallimento commerciale.

11. Factotum del convento. Le figlie dello scienziato, nate fuori dal matrimonio (Galileo non si sposò mai), passarono tutta la vita in convento. Per sdebitarsi, il pisano vi svolgeva piccoli lavori di manutenzione, riparando le finestre e sistemando gli orologi rotti.

12. L’abbaglio sulla luna. È arcinoto che Galileo si convinse dell’assurdità del sistema geocentrico e abbracciò la teoria eliocentrica di Copernico. Sulle maree, invece, prese un abbaglio, ritenendo errata la teoria kepleriana secondo la quale la Luna era responsabile dell’innalzamento e abbassamento del mare.

13. Galileo musicista. Oltre che scienziato, Galileo era un bravo liutista. Imparò da suo padre Vincenzo, compositore e teorico musicale.

14. L’ultima parola. La leggenda vuole che sulla lapide dello scienziato, sepolto tra Michelangelo Machiavelli, sia incisa la celebre frase “Eppur si muove”Non è vero.

15. La reintegrazione tardiva e il mea culpa del papa. Nel 1992 il Vaticano cancellò formalmente, con quattro secoli di ritardo, tutte le accuse formulate contro Galileo. Nel 2000 poi, in occasione del Giubileo, ci fu il mea culpa di Giovanni Paolo II. Meglio tardi che mai.

Credits immagine: via Wikipedia

6 Commenti

  1. Voi scrivete “12. Geocentrismo sì, maree no. È arcinoto che Galileo si convinse dell’assurdità del sistema eliocentrico e abbracciò la teoria geocentrica di Copernico.”

    Davvero? Ho sempre pensato che in realtà Galileo si convinse dell’assudrità del sistema geocentrico di Aristotele e Tolemeo e abbracciò la teoria heliocentirca di Copernico. !!!
    Rileggete i vostri libri di storia della scienza!
    Saluti cordiali dall’ Olanda dove è stato inventato il cannocchiale.

  2. Peccato che le 15 curiosità su Galileo siano in parte o cose ben note o cose non vere.
    Vediamo di correggere un poco, con riferimento alla numerazione.
    1. L’esperimento della caduta di due corpi di massa diversa fu effettivamente eseguito da Renieri, allievo di Galileo, quando il maestro era ancora in vita. Renieri gli inviò una lettera dove diceva che il corpo più massivo arrivava a terra prima, obbedendo appunto a quanto Galileo aveva previsto per la caduta in un mezzo con attrito.
    2. Una bufala, Galileo quindicenne fu effettivamente inviato dal padre Vincenzo a studiare presso il monastero di Vallombrosa, dove in linea di principio avrebbe potuto divenire monaco camaldolese, ma dopo pochi mesi fu riportato a casa.
    4. Galileo non costruì mai un orologio a pendolo, ma un pendolo sì: fuori dalla finestra, fin dai tempi di Padova, ne aveva allestito uno piuttosto lungo, come ci narra il suo allievo Viviani. Il quale ci dice anche che G. aveva notato persino la deviazione, nell’arco della giornata, dalla traiettoria primitiva, ovviamente senza sospettare che erano dovute alla forza di Coriolis: prova palese della rotazione terrestre!)
    14. Magari! In realtà nella cosiddetta riabilitazione di G. voluta da Giovanni Paolo II, la commissione papale concluse che, dati i tempi, le colpe erano da equipartire tra G. E che la Chiesa nella questione si comportò più galileianamente di G., sostenendo che lo scienziato affermava qualcosa di cui non aveva prova sperimentale. L’antico processo non è ancora stato dichiarato nullo.

  3. Buondi’,

    mi interesso grandemente in questo momento al grande Galileo, alla sua scienza come alla sua vita. Mi piacerebbe poter legger di più sui vari aneddoti : quali libri li riportano? Avete un consiglio per un libro di riferimento sulla vita (sull’opera ne possiedo già tanti).
    Mille grazie

    Daniele

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