Integratori, come acqua fresca

Minerali e vitamine per tutti i gusti, all’interno degli integratori alimentari. Ma servono realmente alla nostra salute? La risposta è no se si parla di combattere il cancro o le malattie cardiovascolari nel sesso femminile. Lo rivela un’indagine condotta su oltre 160mila donne in menopausa dai ricercatori del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle (Usa) e pubblicata su Archives of Internal Medicine.

Per lo studio sono stati utilizzati i dati raccolti nell’ambito della Women’s Health Initiative (Whi) per intervalli di tempo variabili tra il 1993 e il 2005. Il 42 per cento delle donne faceva regolarmente uso di integratori multivitaminici. Al termine del periodo di indagine, i ricercatori hanno riscontrato quasi 10 mila casi di cancro (mammella, colon/retto, rene, vescica, stomaco, ovaie e polmone), 9 mila donne colpite da malattie cardiovascolari (tra cui attacchi cardiaci e infarti), e 10 mila decessi.

Stando ai risultati dell’indagine, non sembra esistere alcuna differenza – per quanto riguarda rischio di malattia e mortalità – tra le donne che assumono regolarmente integratori e quelle che non hanno questa abitudine. “Il rischio di sviluppare un tumore o di malattie cardiovascolari non aumenta né diminuisce se si assumono vitame in pillole”, afferma Marian Neuhouser, tra gli autori dello studio. Che ricorda che esistono altri modi efficaci per ridurre il rischio: “Includere nella propria alimentazione frutta e verdura, e aumentare l’attività fisica”. (f.v.)

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