Peste, in Cina 2 mila anni fa la madre di tutte le epidemie

epidemie di peste

La peste ha cominciato a diffondersi in Cina più di duemila anni fa. Secondo lo studio di un team internazionale di ricerca guidato da Mark Achtman dello University College di Cork (Irlanda), il batterio Yersinia pestis, responsabile della malattia, si sarebbe poi spostato nel resto del mondo, attraverso percorsi diversi, tra cui la via della seta, al seguito di esploratori e naviganti. La ricerca, pubblicata su Nature Genetics, ha permesso di ricostruire la storia delle maggiori pandemie di peste, dalla Morte Nera alle epidemie di fine Ottocento.

Gli scienziati hanno confrontato 17 sequenze geniche complete di Yersinia pestis e 933 siti variabili del Dna batterico di 286 ceppi isolati in tutto il mondo. Le analisi sono state effettuate dai laboratori di diversi Paesi, essendo impossibile, per motivi di sicurezza legati al bioterrorismo, trasportare e concentrare tutti i campioni in un unico luogo.

Epidemie di peste: dalla Cina al resto del mondo

I ricercatori hanno così scoperto che le mutazioni accumulate nei genomi di Yersinia pestis sono specifiche dei vari Paesi di provenienza. Quindi, dalle analisi filogenetiche e dalle documentazioni storiche disponibili, gli studiosi hanno potuto determinare i periodi delle varie ondate di peste e ricostruire l’evoluzione delle diverse epidemie. I risultati degli studi mostrano che la malattia si sarebbe originata in Cina o in una regione limitrofa più di duemila anni fa, e da qui si sarebbe successivamente diffusa.

“Ciò che ci ha entusiasmato dei risultati è il fatto che possiamo collegare in modo accurato le informazioni genetiche a importanti eventi storici”,  ha dichiarato Achtman. Per esempio la Morte Nera, l’epidemia di peste più famosa che dimezzò la popolazione cinese nella metà del XIV secolo, arrivò poi all’Europa e all’Africa, riducendone gli abitanti rispettivamente di un terzo e di un ottavo. Mentre tra le più recenti ondate di peste, quella di fine Ottocento passò prima dall’India e poi in diverse nazioni del mondo, inclusi gli Stati Uniti, dove oggi la malattia si ritrova in alcuni roditori selvatici.

Riferimenti: Nature doi:10.1038/ng.705

By Photo Credit:Content Providers(s): CDC/ Courtesy of Larry Stauffer, Oregon State Public Health Laboratory – This media comes from the Centers for Disease Control and Prevention‘s Public Health Image Library (PHIL), with identification number #1917. Public Domain, Link

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