Esseri umani e piante, un amore lungo secoli

Sterano Mancuso

Uomini che amano le piante. Storie di scienziati del mondo vegetale

Giunti – Orizzonti, 2014
pp. 141, € 14.00
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Attenzione, curiosità, cultura, immaginazione caratterizzano e accomunano i protagonisti di questo libro, gli “uomini che amano le piante” .  Ciascuno di loro, in tempi e in condizioni diverse, ha messo in luce aspetti  diversi della struttura e della vita vegetale e Mancuso racconta i risultati delle loro osservazioni, dalla scoperta delle strutture cellulari osservate da Marcello Malpighi alle regolarità genetiche studiate da Gregor J. Mendel fino alle proposte di almeno trecento usi industriali delle eccedenze di prodotti agricoli, sviluppate da George W. Carver. In questa veloce e gradevolissima rassegna del lavoro di tanti studiosi, il racconto della vita e degli studi di personaggi poco noti si alterna a quello delle riflessioni e delle scoperte di scienziati dal nome famoso, anche se non sempre, in chi legge, alla rispettosa conoscenza  del nome si accompagna quella del suo pensiero scientifico.  

Le citazioni del testo, per esempio, invitano a ritrovare nel Trattato della pittura di Leonardo le tante osservazioni botaniche sulla struttura delle foglie e dei fusti, e le descrizioni rapide e accurate di come le foglie si orientino verso la luce e la rugiada: sono queste osservazioni, poi, a guidare il pittore a rappresentare nei suoi capolavori le ombre, le trasparenze e i riflessi delle foglie illuminate dal sole. Darwin, che pure sottovalutava la propria competenza botanica, scrisse ben sei libri sui vegetali riuscendo a predire, sulla base della teoria dell’evoluzione che stava elaborando, le caratteristiche fisiche  di un insetto ancora sconosciuto, la cui esistenza era tuttavia necessaria per i processi di fecondazione di particolari orchidee. 

Idee originali, intuizioni, osservazioni pazienti sono sempre sostenute, nei vari personaggi, da questo amore per le piante che prende talvolta la forma di un vero masochismo, come nel caso di Charles H. Blackley che sperimentò su se stesso, a rischio della vita, una quantità di prodotti chimici, estratti e infusi vegetali, per riuscire ad individuare finalmente il responsabile della febbre da fieno. E un analogo amore per le piante sostenne la ricerca sulla vite Concord di Ephraim W. Bull, amareggiato e umiliato dal fatto che i vivaisti dell’epoca lo avessero derubato dei risultati delle sue sperimentazioni e si fossero arricchiti producendo il vitigno che lui stesso aveva faticosamente selezionato.

Conoscenza, intuizione e ricerca sostengono anche il progetto scientifico dell’autore di questo volume, descritto in poche parole all’inizio del volume stesso. Stefano Mancuso, infatti,  presenterà a Expo 2015 la sua serra galleggiante, una fattoria del mare che potrebbe contribuire a soddisfare il bisogno alimentare della crescente popolazione mondiale. Amore per le piante, competenza e tecnologia possono ancora oggi essere messe in gioco per  sviluppare innovazioni capaci di modificare le nostre conoscenze e il nostro modo di vivere.

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