Richiami vivi, la Camera proibisce reti per cattura

Picchio rosso catturato in una rete nelle valli bresciane. Copyright Lega abolizione della caccia.
Picchio rosso catturato in una rete nelle valli bresciane. Copyright Lega abolizione della caccia.

Ieri l’Italia ha compiuto un decisivo passo avanti verso abolizione dei “richiami vivi”: la Camera dei Deputati ha approvato l’articolo 19 della legge europea 2014 che vieta l’impiego di reti per la cattura di uccelli selvatici a fini di richiamo da parte dei cacciatori o chi per loro. Un atto dovuto, dopo la procedura di infrazione alla Direttiva europea 2009/147/CE (articolo 8 Direttiva Uccelli) attivata dall’Europa (2014/2006).

“E’ un passo importantissimo, atteso da decenni, per il quale ringraziamo i deputati che si sono battuti e lo stesso Governo che, dopo i tentennamenti degli anni scorsi, si è finalmente convinto ad agire per il meglio”, dichiarano in un comunicato congiunto Animalisti Italiani, Cabs, Enpa, Lac, Lav, Lipu-Birdlife Italia, Oipa, Wwf Italia.

Le soluzioni legislative adottate lo scorso anno da Governo e Parlamento, infatti, non erano state ritenute idonee dalla Commissione europea, che peraltro non si limitava a chiedere lo stop delle catture con mezzi vietati (e dunque, di fatto, con ogni mezzo) ma faceva notare all’Italia anche l’opportunità di rinunciare definitivamente all’utilizzo stesso di uccelli vivi come richiami per la caccia. La caccia, sostiene la Commissione europea, può benissimo esercitarsi senza l’ausilio di richiami vivi.

Ora la parola passa al Senato. “Se approverà il testo senza cambiare una sola virgola, trasformandolo in legge”, auspicano le Associazioni, “potremo finalmente archiviare il triste capitolo delle catture degli uccelli selvatici. Allora potremo lavorare all’abolizione completa dei richiami vivi”.

Foto: Pettirosso catturato in una rete , copyright Lac – lega abolizione della caccia

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