Categorie: AmbienteVita

A Creta c’erano i nano-mammut

Mastodonti di circa un metro e mezzo (centimetro più, centimetro meno) pascolavano per Creta intorno agli 800mila anni fa. Nessun errore: si tratta dei mammut più piccoli mai esistiti, almeno stando ai reperti trovati finora sull’isola greca, attentamente esaminati da Victoria Herridge e Adrian Lister, paleontologi dei vertebrati al Natural History Museum di Londra. 

A quanto pare, infatti, l’effetto noto ai biologi come nanismo insulare (per cui, come conseguenza delle risorse limitate e della bassa presenza di predatori, la selezione naturale sembra favorire le taglie piccole) ha colpito anche questi mammiferi della preistoria, il cui nome è sinonimo di maestosità. 

L’isola di Creta ha restituito diversi fossili di questi animali, giudicati curiosi per le loro dimensioni e che, finora, hanno avuto un’attribuzione dubbia. In particolare, già all’inizio del XXI secolo erano stati trovati alcuni piccoli molari che ricordavano quelli di un mammut, ma le dimensioni, insieme alle recenti analisi del Dna, avevano indotto gli studiosi ad attribuire quei denti a un antico elefante nano: Palaeoloxodon creticus

Ora, però, che sono stati trovati nuovi reperti – altri denti e un omero di un esemplare adulto, venuti alla luce lo scorso anno nel sito di Malekas grazie agli scavi di George Iliopoulos dell’Università di Patrasso – Herridge e Lister sono convinti che il nome della specie vada cambiato in Mammuthus creticus.

I motivi sono spiegati su Proceedings of the Royal Society B. I ricercatori hanno analizzato attentamente lo smalto della superficie occlusiva dei denti, le cui creste e cuspidi sono utilizzate in paleontologia per classificare molti vertebrati, visto che sono spesso caratteristici del genere. In questo caso lo sarebbero del genere Mammuthus, stando alle conclusione dei paleontologi. 

Altezza e peso sono stati dedotti grazie all’omero: l’esemplare trovato doveva misurare circa un metro e 13 centimetri alla spalla e pesare sui 310 chili. Insomma, era come un odierno elefantino asiatico, ma con belle zanne ricurve, come lo descrive anche un articolo su Nature

Non è la prima volta che i paleontologi si imbattono in mammut in versione ridotta: altri reperti – sebbene di specie più grandi di questa – sono stati trovati anche sull’Isola di Wrangel e sulle Channel Islands.

Via: Wired.it

Tiziana Moriconi

Giornalista, a Galileo dal 2007. È laureata in Scienze Naturali (paleobiologia) e ha un master in Comunicazione della Scienza conseguito alla Scuola Superiore di Studi Avanzati di Trieste. Collabora con D la Repubblica online, Salute SenoLe Scienze, Science Magazine (Ed. Pearson), Wired.it.

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  • Il mito dei ciclopi nell'Odissea pare sia basato su antichi ritrovamenti in Sicilia di teschi fossili di antichissimi pachidermi nani in cui la cavita' facciale centrale per l'attacco della proboscide era stata presa per una cavita' mono occipitale. Ma quelli siciliani erano mammuth nani o elefanti nani ?
    Un'altra specie di ridotte dimensioni (anche se piu' grandi di quelli nani insulari, pare comunque piu' piccoli di quelli Asiatici e molto piu' piccoli di quelli Africani) ancora presente in tempi storici fu quella degli Elefanti Nordafricani impiegati da Annibale.

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