In futuro l’aumento delle temperature dovuto al riscaldamento globale renderà sempre più difficile il decollo per molti aerei. A riferirlo su Climatic Change è un nuovo studio della Columbia University secondo cui, durante le ore più calde della giornata, per il 10/30% degli aerei potrebbe diventare necessario rimuovere carburante, carichi e passeggeri, oppure aspettare le ore fresche per volare.“I nostri risultati suggeriscono che il limite di peso potrebbe imporre un costo non irrilevante sulle operazioni aeree di tutto il mondo”, spiega l’autore Ethan Coffel.
Quando l’aria si riscalda, la sua densità diminuisce. E con uno strato d’aria più sottile, le ali generano una portanza minore per decollare. Pertanto, a seconda del modello di aeroplano, della lunghezza della pista e di altri fattori, per l’aereo potrebbe esserci il rischio di non essere in grado di decollare in sicurezza. Le temperature medie globali sono aumentate di circa un grado fin dal 1980, tanto che alla fine di giugno, l’American Airlines ha dovuto annullare più di 40 voli, per le temperature troppo alte che impedivano il decollo sicuro degli aerei più piccoli.
In tutto il mondo, le temperature medie dovrebbero salire fino ad altri 3 gradi entro il 2100. Ma non solo: le ondate di caldo probabilmente diventeranno sempre più frequenti.
Lo studio ha così cercato di prevedere gli effetti su larga scala dell’aumento delle temperature nei 19 aeroporti più trafficati degli Stati Uniti, Europa, Medio Oriente, Cina e Asia del sud, tra il 2060 e il 2080.
Dai risultati è emerso che se il tasso del riscaldamento globale continuerà con questo ritmo, le capacità del carburante e il peso che potrà essere caricato sugli aerei di carico dovrà essere ridotto del 4% nei giorni più caldi. “Se riusciremo in qualche modo a ridurre drasticamente le emissioni di carbonio, queste riduzioni potranno arrivare fino allo 0,5%”, aggiungono i ricercatori.
Per un aereo di oggi, una riduzione del peso del 4% significherebbe circa 12 o 13 passeggeri in meno su 160 posti. “Per non parlare degli aerei che hanno una tolleranza di temperatura inferiore o degli aeroporti con piste più brevi, nelle zone più calde del mondo, dove l’aria è già più sottile”, continuano i ricercatori. Come per esempio a Dubai, negli Emirati Arabi, dove le piste sono lunghe, ma forse non troppo per quelle temperature che sono già molto alte.“Alcuni effetti potrebbero essere mitigati con nuovi progetti su motori, sulla struttura dell’aereo o su piste più efficienti”, conclude l’autore.
Via: Wired.it
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