Categorie: Ambiente

Agonia di un ghiacciaio

Circa il 75 per cento dell’acqua dolce del mondo si trova racchiuso in ghiacciai e calotte polari. Ma circa il 90 per cento di queste riserve si sta velocemente sciogliendo, disperdendosi nell’oceano. A dimostrarlo oggi c’è un video spettacolare (e spaventoso), realizzato nella Terra del Fuoco dai ricercatori del Centro de Estudios Cientificos (Cecs) di Valdivia in Cile.

La terza riserva d’acqua congelata al mondo – dopo l’Antartide e la Groenlandia – sono i campi di ghiaccio in Patagonia, che coprono un territorio di circa 14 mila chilometri quadrati e sono composti da un centinaio di ghiacciai sul solo suolo cileno. Ma da tempo la superficie gelata si sta sciogliendo, e le distese diventano sempre più piccole, con un ritmo di arretramento preoccupante, maggiore rispetto ad altre aree del mondo.

Il Centro de Estudios Cientificos, in collaborazione con la Nasa, ha monitorato per quasi un anno uno specifico ghiacciaio in Cile, il Jorge Montt. Dal febbraio 2010 al gennaio 2011, i ricercatori hanno scattato una serie di 1445 foto, montandole poi in sequenza in una suggestiva animazione. Il video – in cui per aiutare la visualizzazione sono stati posti dei segni colorati che indicano la posizione della distesa gelata in diversi momenti dell’anno – mostra chiaramente l’arretramento del ghiaccio durante il periodo esaminato. La perdita è quantificabile secondo gli scienziati in circa 800 metri nel corso degli 11 mesi. La superficie arrivava ad accorciarsi anche di 25 metri in un solo giorno.

Una seconda parte del video mostra invece come lo stesso ghiacciaio si stia diradando. Alcune bande colorate nelle immagini rappresentano gli intervalli delle curve di livello (ovvero le linee che indicano punti di uguale quota e dunque l’altezza del ghiaccio): ogni colore diverso indica un cambiamento di 100 metri di altezza, dove il viola indica il livello del mare e il rosso è il punto più alto. Come si può osservare, dopo una fase in cui sembra che lo spessore stia aumentando, il ghiaccio torna ad abbassarsi, e la distesa alla fine risulta più sottile.

Questa superficie congelata non è certo l’unica a rischio. Il San Rafael, leggermente più a nord del Jorge Montt, si è ritirato di circa 12 km in 136 anni, e continua a rimpicciolire. E secondo una stima della Aberystwyth University, anche altri due dei più importanti campi di ghiaccio cileni non sono al sicuro: dal 1870 il Campo de Hielo Patagónico Norte ha perso più di 100 km cubi di ghiaccio, mentre nel Campo de Hielo Patagónico Sur se ne sono sciolti circa 500 km cubi dal 1650, contribuendo all’innalzamento del livello del mare.

Riferimento: Nature News doi:10.1038/nature.2011.9713 

Credits immagine (Ghicciaio San Rafael) a VinceHuang

Laura Berardi

Dopo essersi laureata in fisica presso Sapienza Università di Roma con una tesi in Meccanica quantistica, ha deciso di dedicarsi alla comunicazione scientifica: ha frequentato il Master SGP e si è diplomata nel 2011 con una dissertazione su scienza e mass media, nello specifico sul tema della procreazione medicalmente assistita. Oggi è redattrice scientifica a Quotidiano Sanità, collabora con Galileo e Sapere e scrive per Wired.

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