Al Cern, attraverso le pagine di un thriller

Juan José Gómez Cadenas

Materia strana

Edizioni Dedalo, 2012, pp. 406, euro 16,00

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Un auto corre a folle velocità sulla strada innevata che sale sulle montagne alle spalle del laboratorio di fisica del CERN. L’uomo alla guida ha appena capito che una catastrofe sta per avvenire e deve porvi rimedio a tutti i costi. Ma l’asfalto scivoloso di una curva molto stretta mette fine alla sua corsa, e l’auto precipita nel dirupo portando con sè un terribile segreto. Dieci anni più tardi, una giovane ragazza dall’aspetto innocente e dall’animo insicuro, appena laureata a Harvard ma già una promessa della fisica teorica, medita se accettare un’offerta di lavoro dal CERN. Un maggiore dell’esercito americano, con il cuore da “cubano di Miami”, cerca di convincere i suoi superiori dei portentosi poteri del Radar a Neutrini di sua invenzione. Un iraniano, di mezz’età e senza più illusioni, lavora come informatore per i servizi segreti americani, solo per vendicare il suo passato. Il direttore del CERN, una donna efficiente e determinata, stenta a trovare l’equilibrio tra integrità scientifica e carriera. Un geniale ma nevrotico fisico perde il senso della realtà nell’inseguire il sogno di una scoperta che vale il premio Nobel.

Nel suo libro Materia Strana (ora tradotto in italiano dall’editore Dedalo), J. J. Gómez Cadenas parte da questi episodi apparentemente slegati per tessere l’intreccio di un thriller di grande intensità, umorismo e intelligenza. La storia è narrata in uno stile vivo e incisivo, e la vicenda si sviluppa con ritmo quasi cinematografico. Il lettore viaggia a velocità da mozzafiato tra New York, Ginevra e Teheran in un’avventura che coinvolge concetti scientifici, spionaggio internazionale e emozioni umane.

Questo non è certo il primo romanzo ambientato nei laboratori del CERN di Ginevra. I sensazionali risultati dell’acceleratore LHC non hanno solo entusiasmato i fisici che studiano le particelle elementari, ma sembrano aver stimolato la fantasia di molti scrittori. Tuttavia, c’è qualcosa che rende unico questo libro nel suo genere. Infatti, la principale attività dell’autore non è quella di scrittore, bensì quella di affermato fisico delle particelle. Per questo Gómez Cadenas conosce molto bene il CERN, gli esperimenti che vi vengono fatti, e l’ambiente umano del laboratorio. Così le descrizioni dei luoghi sono accurate e le rappresentazioni dei fisici sono argute e penetranti.

La vicenda è basata su reali fatti scientifici, anche se reinventati creativamente dall’autore e modellati in una storia fantascientifica. Questo processo, dopo tutto, non è molto diverso da quello seguito nella ricerca in fisica teorica. Nel loro lavoro, i fisici teorici giocano con le leggi della natura cercando, nella loro mente, di modificarle e reinventarle, immaginando possibili realtà alternative. Allo stesso modo, nella storia i lettori troveranno immaginari rivelatori portatili di neutrini, accanto a reali descrizioni di LHC; oppure fantasiosi grumi di materia strana, vicino a concrete affermazioni scientifiche.

Questo non è un libro di scienza, e la fisica è solo un pretesto per creare una storia avvincente. Eppure credo che il lettore scoprirà aspetti della vita e dell’attività dei fisici che mai avrebbe potuto trovare in un libro di scienza. I fisici descritti nel libro non sono austeri individui dediti alla scienza pura, ma vengono mostrati come persone terribilmente umane, incapaci di riconciliare la loro forza intellettuale con la loro debolezza emotiva. Così, tra i personaggi che popolano i corridoi del CERN, si incontreranno anche isterici egocentrici, oscuri misantropi e persino cocainomani. Per un lettore esterno al mondo scientifico sarà un’occasione per osservare con occhi diversi un mondo spesso stereotipato o mitizzato dai mezzi di comunicazione. Per un fisico del CERN, come sono io, il gioco divertente è riconoscere nei personaggi del libro reali colleghi, anche se celati sotto maschere romanzesche e deformati fino alla caricatura dalla vena ironica che è sempre presente nella penna di Gómez Cadenas.

L’originalità del libro, rispetto ad altri thriller che hanno sfruttato il CERN come sfondo, sta proprio nell’identità del suo autore. Gómez Cadenas dimostra un doppio talento: come fisico, è in grado di descrivere il mondo del CERN dal suo interno e manipolare con intelligenza le reali conoscenze scientifiche; come scrittore, è capace di costruire una storia che emoziona e coinvolge. Se desiderate vedere il CERN attraverso gli occhi di uno scienziato creativo e originale, se vi piace viaggiare attraverso la scienza sulle ali dell’immaginazione o se semplicemente vi appassionano le storie di azione, questo è un libro da non perdere.

Gian Francesco Giudice è fisico teorico del CERN, autore di “Odissea nello zeptospazio”

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