Al via il Mose

I lavori per la costruzione del Mose cominciano. Domani il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi assisterà alla posa della “prima pietra” dell’opera, dopo 37 anni di polemiche e rinvii. L’inaugurazione segue il via libera dato il 3 aprile dal cosiddetto “Comitatone”, una commissione interministeriale istituita nel 1984 per verificare l’attuabilità del progetto. Il Mose (Modello Sperimentale Elettromeccanico) è un sistema di paratoie mobili in grado di isolare la laguna di Venezia dal mare in caso di acqua alta. La realizzazione dell’opera ha incontrato molte resistenze fin dall’inizio, ma adesso tutte le parti istituzionali sembrano aver trovato un accordo. Secondo il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi i lavori finiranno nel giro di otto anni. Ma l’inaugurazione di domani ha scatenato le proteste di molte organizzazioni ambientaliste, a cominciare dal Wwf e dalla Lipu, decisamente scettiche rispetto alla reale utilità del progetto. “Il Mose non salverà affatto la città lagunare dall’insidia dell’acqua alta”, spiega Claudio Celada, Direttore Conservazione Natura della Lipu, sottolineando come esso probabilmente accrescerà la già gravissima condizione di squilibrio ed erosione di Venezia e della sua laguna. Ma è l’impatto ambientale a preoccupare di più: “Parte dell’Oasi Lipu di Ca’ Roman verrà distrutta dai lavori che prevedono la realizzazione di una conca di navigazione per il passaggio delle navi proprio nella parte più preziosa dal punto di vista naturalistico”, osserva Celada. (s.b.)

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