A partire dal 1° Maggio 2018, in Scozia è obbligatorio far pagare almeno 50 pence (circa 55 centesimi di euro) per ogni unità di alcol venduto. Una scelta, quella dell’introduzione di un prezzo minimo per l‘alcol, che ha avuto immediate conseguenze positive, afferma uno studio appena pubblicato sul British Medical Journal. Secondo la ricerca, infatti, la quantità di alcol comprato a persona a settimana è stata ridotta in media di 1,2 unità, l’equivalente di mezza pinta di birra o 25ml di superalcolici, riferisce la Bbc.
Il consumo di alcol
L’eccessivo consumo di alcol è una delle principali cause, al settimo posto, di disabilità a livello mondiale ed è collegato allo sviluppo di una serie di patologie, come malattie cardiache e tumori. Ed è per questo fondamentale trovare strategie in grado di limitarne il consumo da parte della popolazione. Negli adolescenti in particolare. Secondo un allarmante rapporto appena diffuso dall’Istituto superiore di sanità, i teenager italiani bevono troppo alcol e assumono sempre più spesso comportamenti estremi, come le abbuffate alcoliche. Dalle analisi, infatti, è emerso che nel 2018 circa il 43% dei quindicenni e il 37% delle quindicenni hanno fatto ricorso almeno una volta nell’ultimo anno al binge drinking, ossia l’assunzione di più bevande alcoliche in un intervallo di tempo breve.
Prezzo minimo, minor consumo
Per questo nuovo studio, il team di ricercatori, coordinato da Peter Anderson della Newcastle University, si è servito dei dati raccolti dal Kantar WorldPanel, uno studio che comprende circa 30mila nuclei familiari britannici, diversi dal punto di vista demografico, della classe sociale e del reddito. Le famiglie che hanno partecipato a questa ricerca hanno dovuto registrare tutti i loro acquisti tramite l’utilizzo di uno scanner per il codice a barre. In particolare, il team si è concentrato su 5325 nuclei familiari scozzesi, analizzando i dati che coprivano l’acquisto dl 2015 al 2018 di prodotti alcolici, inclusi solamente i drink acquistati al supermercato e non consumati sul posto, ossia quelli comprati al pub o al bar.
Dai risultati è emerso che, negli anni presi in considerazione, 0,29 milioni di acquisti di bevande alcoliche sono state registrate nel programma in Scozia. Prima dell’introduzione del prezzo minimo, il prezzo medio dell’alcol puro in Scozia era 8,11 pence per grammo e la quantità di alcol per individuo acquistata ogni settimana era in media 124,8 grammi. Dopo l’introduzione del prezzo minimo, il prezzo medio era invece 8,75 pence per grammo, e la quantità di alcol acquistata ogni settimana era invece scesa a 115,3 grammi, una diminuzione del 7,6% in totale.
In particolare, birra, superalcolici e sidro sono state tra le bevande più colpite dall’aumento dei prezzi. I ricercatori hanno tuttavia sottolineato come sia importante continuare la ricerca per osservare se il trend rimane lo stesso in un intervallo di tempo più lungo dopo l’introduzione della legislazione.
Riferimenti: British Medical Journal