Categorie: AmbienteSocietà

Ambiente ostile? Sarete più religiosi

Per quale motivo determinate popolazioni mostrano un maggiore attaccamento alla religione rispetto ad altre? Una risposta arriva da uno studio del National Evolutionary Synthesis Center (NESCent), pubblicato su Pnas, che per la prima volta ha messo in correlazione gli aspetti ambientali e sociali legati alla nascita delle grandi religioni. I ricercatori, guidati da Carlos Botero, della North Carolina State University, hanno utilizzato dati storici, sociali ed ecologici di 583 popolazioni per illustrare la relazione tra la credenza in divinità superiori e altre variabili esterne. Lo studio, che inizialmente doveva esplorare l’evoluzione delle culture umane, si è ampliato quando Botero ha inserito dati etnografici di popolazioni che credevano in divinità moralizzatrici: gli scienziati hanno notato che la distribuzione di queste popolazioni è simile a quella degli uccelli cooperativi (popolazioni di volatili che in condizioni avverse smettono di competere tra di loro), suggerendo l’implicazione di fattori ambientali. Stando all’anlisi dei ricercatori, per l’appunto, le grandi religioni avrebbero attecchito soprattutto tra le popolazioni che hanno vissuto in ambienti più ostili.

Come si può vedere nell’immagine, le società che credono in “grandi divinità moralizzatrici” (punti blu) e quelle che “sono atee/credono negli spiriti/in divinità non moralizzatrici” (punti in rosso) sono riportate in funzione della disponibilità di una risorsa naturale, la crescita delle piante (tonalità di grigio: più intense per potenziale maggiore, più chiare per potenzialità minore). I punti non riflettono le religioni attualmente praticate in queste zone, ma ognuno di essi riflette una società tradizionale, identificata dagli antropologi all’inizio del ventesimo secolo. “Quando la vita è dura o incerta, le persone tendono a credere nelle grandi divinità”, afferma Russell Gray, professore presso l’università di Auckland e direttore del Max Planck Institute for History and the Sciences di Jena. “Il comportamento prosociale può aiutare le persone a fare bene in ambienti avversi o imprevedibili”.

“L’esistenza di uno schema spaziale nella distribuzione delle credenze religiose è diventata molto chiara, cosi come lo è in particolare”, afferma Botero, “la convinzione che ci sia una sorta di divinità coinvolta nella morale umana”. Secondo Botero, infatti, in ambienti difficili la fede condivisa in un dio moralizzatore aiuta le persone a creare comunità e a cooperare tra loro. La nascita delle religioni è stata spiegata a lungo come il risultato di fattori ambientali o sociali, ma non di entrambi. I risultati di questa ricerca invece indicano che le pratiche complesse, caratteristiche degli esseri umani, nascono dall’interazione di variabili ecologiche, storiche e culturali; inoltre questi dati evidenziano la presenza di una correlazione tra le religioni che credono in divinità moralizzatrici e la cooperazione di gruppo, un legame, quest’ultimo, mai dimostrato in precedenza.

“Siamo in un momento senza precedenti nella storia”, commenta Botero, “ora siamo in grado di sfruttare sia i dati che una combinazione di competenze multidisciplinari per affrontare questo tipo di domande in modo empirico”. Visti i risultati dello studio, il team in futuro prevede di approfondire esplorando i processi che hanno influenzato l’evoluzione di altri comportamenti umani, compresi i tabù, la circoncisione, e la modifica degli habitat naturali.

Credits immagine: Carlos A. Botero et al, “The ecology of religious beliefs,” Proceedings of the National Academy of Sciences, November 10, 2014
Riferimenti: Pnas doi:10.1073/pnas.1408701111

Davide Bilancetti

Nonostante maturità e laurea scientifiche, ho sempre avuto un debole per il giornalismo ed in particolare per quello scientifico. La laurea in biotecnologie, scelta quasi per caso una sera d’estate, mi ha confermato la doppia passione per scienza e comunicazione. Così negli anni ho cercato di scrivere in tutti i modi, dal giornale della scuola alla webzine di fumetti, fino a quando, ancora una volta in una sera d’estate, ho letto del Master in giornalismo scientifico di Roma, capendo di aver trovato la strada da percorrere e che finalmente avrei potuto realizzare il mio sogno.

Articoli recenti

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

3 giorni fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

5 giorni fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

6 giorni fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

7 giorni fa

Leptospirosi: perché crescono i casi a New York?

Mai così tanti casi di leptospirosi in un anno dal 2001: a contribuire all’aumento delle…

1 settimana fa

Fogli d’oro sottilissimi: arriva il goldene

Potrebbe essere usato in diverse applicazioni come catalizzatore per la conversione dell'anidride carbonica e la…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più