America del Nord, più forza gravità

Una lenta ma crescente variazione della forza di gravità è stata riscontrata in un’estesa area del nord America. E’ l’effetto che ancora oggi il Laurentide, un’enorme distesa di ghiaccio che coprì tra i 90 mila e i 18 mila anni fa buona parte del Canada e degli Stati Uniti settentrionali, lascia percepire ai ricercatori. Per la prima volta sono state riprodotte delle mappe che indicano in che modo il nostro pianeta ha ridistribuito le forze gravitazionali in seguito ai grandi cambiamenti climatici.

A mostrarle su Science sono Jerry Mitrovica, professore di Fisica e direttore del Programma di Evoluzione Terrestre al Canadian Institute for Advanced Research, e Mark Tamisiea e James Davis dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics. Grazie al progetto Grace (Gravity Recovery and Climate Experiment) è stato possibile ottenere per quattro anni consecutivi le misure satellitari del campo gravitazionale terrestre in varie zone del globo, permettendo di determinare come la massa viene ridistribuita tutt’intorno al pianeta. Tra i dati spicca la variazione di gravità del nordest del continente americano, intorno alla Baia di Hudson, causata dall’assottigliamento impresso dai tre chilometri di strato ghiaccio del Laurentide.

Questa zona, spiega Tamisiea, non si è ancora del tutto ripresa dallo schiacciamento del ghiacciaio e l’innalzamento in atto continua ad avere effetto sulla gravità. Tramite queste misure può quindi recuperare informazioni sull’estensione del ghiacciaio, importanti per capire l’evento climatico occorso e per affinare gli attuali modelli climatici. L’era glaciale, tuttavia, non è la sola responsabile delle variazioni del campo gravitazionale: anche il movimento delle placche tettoniche, afferma Mitrovica, contribuisce a spingere l’intera area verso il basso a causa dei flussi verticali del mantello terrestre. (a.p.)

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