Anche gli animali pianificano il futuro

La preoccupazione per il futuro e la pianificazione dei comportamenti è sempre stata considerata un’attività esclusivamente umana, ma un gruppo di ricercatori dell’Università di Cambridge descrive su Nature di questa settimana il primo esempio di pianificazione negli animali.

L’esperimento dimostra come le ghiandaia della California, una specie di uccelli, accumuli il cibo dove pensa sarà scarso in futuro. A mattinate alterne otto ghiandaie hanno ricevuto la loro colazione (a base di noccioline) in due luoghi diversi: in uno i ricercatori hanno fatto trovare sempre del cibo (limitato per il pasto) e in un altro no; per il resto del giorno è stato invece consentito loro libero accesso al cibo. Giunti al sesto giorno, però, agli uccelli sono state date improvvisamente a colazione tutte le noccioline. E cosa hanno fatto le ghiandaie? Hanno nascosto la maggior parte delle noccioline nel luogo “senza colazione”, prevedendo che la mattina successiva non avrebbero altrimenti mangiato in quel reparto.

Un secondo esperimento ha evidenziato la tendenza di questi volatili a organizzarsi una dieta variegata. Alle ghiandaie è stata offerta una colazione di arachidi in un reparto e una di biscotti per cane nell’altro. Quando una sera sono stati resi disponibili entrambi i cibi, gli uccelli hanno preferito nascondere le provviste di arachidi nel reparto del cibo per cani e viceversa, per essere sicuri di avere una colazione più differenziata la mattina seguente.

“Questi uccelli pianificano spontaneamente, e senza essere spinti da bisogni immediati”, spiega Nicola Clayton, professore di Cognizione comparativa dell’Università di Cambridge, “il che significa che non hanno solo il concetto del presente, ma anche una qualche comprensione degli eventi futuri, e quindi hanno un pensiero avanzato e complesso”. (m.r.)

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