Il mondo li ha conosciuti con la morte di Steve Jobs, stroncato l’anno scorso dopo aver lottato per sette anni contro un tumore neuroendocrino (Net) del pancreas. I Net sono neoplasie molto rare, 4-5 nuovi casi ogni 100.000 abitanti in Italia, poco conosciute e per questo difficili da diagnosticare e da curare. Grazie all’impegno di Net Italy, associazione di pazienti con tumori neuroendocrini, e di It.a.net (Italian Association for Neuroendocrine Tumors), la società scientifica indipendente di specialisti italiani, quest’anno per la prima volta anche il nostro paese parteciperà al Net Cancer Day, la giornata mondiale dedicata alla conoscenza e all’informazione su questo tipo di tumori, che si svolgerà domani, sabato 10 novembre.
“I Net sono tumori caratterizzati da un sistema, più o meno funzionante, adatto a produrre ormoni o specifici neuropeptidi. Si manifestano nell’apparato digerente e in quello polmonare, dove esistono cellule endocrine che possono proliferare in modo abnorme e formare masse tumorali”, spiega Gianfranco Delle Fave, ordinario di Gastroenterologia della Sapienza Università di Roma e presidente di It.a.net. “Tre quarti dei pazienti non presentano alcun sintomo, ed è questa caratteristica dei Net che ci impedisce spesso un’individuazione tempestiva”.
Oltre a questo però, i Net sono anche patologie generalmente poco aggressive, caratterizzate da una crescita lenta, da una buona risposta alle terapie e una prognosi favorevole, soprattutto in caso di diagnosi precoce. Per via della loro complessità i tumori neuroendocrini rendono dunque necessaria una competenza specifica da parte dei medici, una conoscenza delle procedure diagnostiche e terapeutiche e un approccio multidisciplinare.
Le opzioni terapeutiche possono essere diverse. Chirurgia, chemioterapia, radioterapia, farmaci analoghi della somatostatina, e la nuova frontiera – rappresentata dai farmaci a bersaglio molecolare – sono tutte scelte che devono essere valutate dagli specialisti caso per caso, in base alle caratteristiche e allo stato di avanzamento del tumore. Nel nostro paese inoltre la qualità della ricerca e della cura di questi tumori è all’avanguardia, aprendo la strada in futuro anche all’arrivo di nuove opzioni terapeutiche, come suggeriscono le parole di Delle Fave: “A tutt’oggi probabilmente l’Italia è al primo posto per numero di pubblicazioni scientifiche di alto livello su questo settore, e l’anatomia patologica e la farmacologia italiana sono ai vertici”.
Per richiamare l’attenzione di medici e cittadini su questi tumori e manifestare solidarietà, vicinanza e condivisione a tutti i malati, sabato 10 novembre, nei circa 50 centri specializzati nella cura dei Net, operatori sanitari, pazienti e volontari indosseranno la maglietta con la zebra, la mascotte del Net Cancer Day. Per quale motivo è stata scelta la zebra? Perché è l’esempio di come uno stesso fenomeno possa avere a volte più spiegazioni. Una cavalcata, e il rumore degli zoccoli che si avvicinano, per esempio, non sempre indicano l’arrivo di un cavallo, talvolta, anche se più raramente si tratta di una zebra. Ma “If you don’t suspect it, you can’t detect it”, se non lo sospetti non puoi rivelarlo, scrivono sul sito del Net Cancer Day.
Credits immagine: Netitaly