Argomenti di bioetica

Maurizio Soldini
Argomenti di bioetica
Armando Editore 1999 – pagg. 128 – 20.000 lire

Con i suoi “Argomenti di Bioetica” Maurizio Soldini, medico e professore di bioetica all’Università “La Sapienza” di Roma, propone il suo punto di vista sul tema, rivolgendosi in particolare ai professionisti del settore sanitario, messi quotidianamente di fronte a problemi di carattere etico.

La necessità di essere informati sulle più scottanti questioni bioetiche e il bisogno di formarsi un’indispensabile etica professionale poggiata su valori forti sono alla base di questo instant book, che raccoglie quattro saggi con al centro l’uomo considerato “punto di riferimento e misura del lecito e del non lecito”.

Nel mare delle “etiche” (e delle “bioetiche”) d’oggi, Soldini considera quelli bioetici come problemi culturali, e auspica il ritorno a una fruttuosa sinergia tra cultura scientifica e umanistica. Solo se la medicina collaborerà con la filosofia e alla teologia con approccio pluridisciplinare, si potrà arrivare a una nozione di bioetica largamente condivisa, frutto di un nuovo “umanesimo integrale”, lontana dai rischi del materialismo e della cieca fiducia nel progresso. “Non tutto quel che è possibile è anche lecito” ricorda Soldini, che invita il lettore a guardarsi dal mito della “soggettività-libertà-senza verità” capace di portare a scelte che non sempre privilegiano la persona umana.

Il testo parte con una piccola storia della bioetica e traccia un quadro dei principali uomini e avvenimenti che hanno segnato, dai primi anni settanta, le vicende di questa scienza. Il secondo e il quarto capitolo affrontano rispettivamente il problema culturale da un punto di vista laico e in una prospettiva di fede. Il quarto capitolo si sofferma inoltre sulla questione della clonazione umana, balzata all’attenzione della grande stampa nei primi mesi dello scorso anno. Il terzo capitolo è interamente dedicato ai risvolti bioetici di un farmaco tanto noto quanto discusso come il “Viagra”. Soldini, convinto dell’esistenza di una dimensione etica dell’atto medico, sceglie l’esempio di una disfunzione erettile per mostrare quanto numerosi siano i profili bioetici esistenti, e richiama l’attenzione sulla necessità di affiancare allo specialista di turno (in questo caso l’andrologo) un bioeticista, figura in grado di discutere col paziente quelle richieste che si nascondono, inespresse, dietro alla richiesta di un farmaco.

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