Armi: belle e terribili

Dopo 21 lunghi anni la collezione Odescalchi torna a essere fruibile negli spazi espositivi di Palazzo Venezia. Tanto è passato infatti da quando l’esigenza di destinare a sede di mostre temporanee l’ala più importante del palazzo, quella dei grandi saloni e dell’appartamento Barbo, ne ha pregiudicato il loro allestimento a fini museali. Da allora le molteplici collezioni del Museo Nazionale di Palazzo Venezia sono state racchiuse nell’appartamento più piccolo del palazzo stesso, con una conseguente quanto inevitabile riduzione dei pezzi esposti. Tra le collezioni escluse spicca l’armeria Odescalchi, una grande raccolta di armi bianche e da fuoco, accumulata per lo più grazie alla passione del principe Ladislao Odescalchi nel XIX secolo. La collezione, acquistata dallo Stato nel 1959, è stata offerta al pubblico solo per una mostra del 1969 e tra il 1976 ed il 1982, quando, come si accennava in precedenza, venne allestita nel museo in pianta stabile. La mostra, dall’affascinante titolo “Belle e terribili”, è allestita nel grande salone del refettorio Barbo, spazio che da qualche tempo sembra svolgere proprio la funzione di luogo deputato all’esposizione di quei capolavori del museo che, però, per ragioni di spazio, restano nei depositi. In realtà dei circa 1200 pezzi di cui consta la collezione conservata a Palazzo Venezia ne viene presentato solo un decimo, seguendo, nelle scelte del materiale esposto, quanto indicato dallo studioso Nolfo Di Carpegna per una mostra ideata nel 1987 ma poi mai realizzata. All’”infallibile” Di Carpegna, come lo considera la nuova generazione di appassionati di armi, dedicano il loro lavoro i due curatori della mostra, Giulia Barberini e il restauratore Silvano Germoni, che per anni sono stati a stretto contatto con i pezzi in modo da poterli restituire al pubblico. L’esposizione, che si concentra sui secoli che vanno dal Trecento al Seicento, si divide in più sezioni che illustrano la composizione delle armature, sia negli esemplari da cavalleria che in quelli da fanteria; l’evoluzione dell’elmo nei secoli e nelle differenti aree geografiche; le armi da taglio con le loro splendide impugnature lavorate; i pezzi utilizzati per tornei e giostre; le armi utilizzate nelle battute di caccia e le armi da fuoco. Di notevole interesse le decorazioni di molte armature, spesso realizzate attraverso le morsure dell’acido secondo la tecnica dell’acquaforte: spiccano così sul metallo festoni con trofei o con strumenti musicali, ghirlande vegetali, ecc. Un posto d’onore è riservato alla piccola corazza da bambino impreziosita dalla Croce di Malta, testimonianza che l’ingresso in quest’ordine, nel caso di rampolli di famiglie principesche, poteva avvenire sin dalla tenera età. Grande attenzione meritano le rotelle da “carosello”, scudi utilizzati solo durante le parate o altre cerimonie ufficiali, decorate come tavole e quindi con una preparazione a gesso e colla su cui appare il dipinto: di fascino particolare quella realizzata dal pittore fiammingo Giovanni Stradano per il Granduca di Toscana Francesco I de’ Medici nel 1574, raffigurante la battaglia di Marciano in Val di Chiana vinta vent’anni prima dal suo predecessore Cosimo. Infine la caccia: balestre, daghe, coltelli e soprattutto le armi da fuoco utilizzate durante le battute. Nelle vetrine dedicate alla pratica venatoria colpiscono balestre, daghe, coltelli e armi da fuoco quali gli archibugi o le pistole, le fiasche dove tenere la polvere da sparo o le palle da inserire nelle canne delle armi stesse. Chi visita la mostra continua a chiedersi il perché del confino riservato negli ultimi anni alla collezione: rispondiamo che questa volta sovrintendente e funzionari del museo si augurano che entro la fine del 2003 ci sia nuovamente posto per una parte di queste armi all’interno del percorso museale permanente.

IL MUSEO NASCOSTO
Roma, Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
Refettorio Barbo
Via del Plebiscito, 18
Fino al 23 marzo 2003
Orario: tutti i giorni 8.30-19.30lunedì chiuso
Biglietto: intero € 4 (il prezzo comprende anche la visita al museo)Visite guidate: sabato e domenica ore 10.30 e 16.30 (compresa nel prezzo del biglietto)Informazioni: 06.32810

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