Aromi pericolosi

L’uso prolungato di incenso aumenta il rischio di sviluppare tumori dell’apparato respiratorio. La notizia, che mette sotto accusa una delle abitudini più diffuse nei paesi asiatici ormai diventata di moda anche in Occidente, appare sulle pagine del numero di ottobre di Cancer, il giornale dell’American Cancer Society.

Il team internazionale che ha condotto la ricerca – composto da scienziati danesi, di Singapore e statunitensi – ha dimostrato che la combustione dell’incenso produce sostanze potenzialmente cancerogene, come gli idrocarburi poliaromatici, i carbonili e il benzene. E che la loro inalazione è correlata all’insorgenza di tumori. Prima d’ora il legame fra incenso e cancro era stato analizzato solo per quanto riguarda il tumore dei polmoni, con risultati giudicati non significativi. Ma Jeppe Friborg dello Statens Serum Institut di Copenhagen, coordinatore dello studio, ha allargato l’analisi anche ad altri tipi di neoplasie, trovando così una netta correlazione.

Lo studio ha coinvolto 61.320 cinesi di Singapore sani di età compresa fra i 45 e i 74 anni arruolati fra il 1993 e il 1998, campione che è stato seguito dai ricercatori fino al 2005. Nel corso degli anni sono stati rilevati 325 tumori delle vie aeree superiori (incluso naso, lingua, bocca, laringe e altri) e 821 casi di tumore dei polmoni. Solo i primi, però, si sono dimostrati associati con l’uso di incenso. In più, i ricercatori hanno notato che anche la durata dell’esposizione e l’intensità della sostanza usata fanno la differenza: maggiori questi due fattori, maggiore il rischio di carcinomi a cellule squamose dell’intero apparato respiratorio. Un rischio che per i fumatori è ovviamente maggiore ma che incide considerevolmente anche sui non fumatori. (l.g.)

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