L’asma si può curare con i batteri?

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(Credits: Gerd Altmann da Pixabay)

Potrebbe esserci un legame tra la tipologia di batteri che popolano le vie respiratorie superiori e l’aggravamento dell’asma infantile. Lo affermano i ricercatori della Scuola di Medicina dell’Università di Washington, St. Louise in uno studio pubblicato su Nature Communications che avanza nuove ipotesi sulle cause che potrebbero peggiorare l’asma e sulle possibilità di trattamento.

Perché l’asma si aggrava?

L’asma è una sindrome molto comune caratterizzata da spasmi dei muscoli bronchiali che possono causare problemi alle vie aeree, dalla semplice tosse alla difficoltà respiratoria vera e propria. In alcuni individui l’asma può essere tenuta sotto controllo e rimanere stabile per lunghi periodi, salvo poi acutizzarsi improvvisamente. Oggi, secondo il nuovo studio, questi peggioramenti dell’asma potrebbero essere legati al microbiota del tratto respiratorio superiore, ovvero al tipo di batteri che abitano le nostre vie aeree.

L’analisi dei batteri delle vie aeree

Il team di ricerca, guidato da Yanjiao Zhou e Avraham Beigelman dell’Università di Washington, ha analizzato circa 300 campioni nasali raccolti da bambini moderatamente asmatici e in età scolare (5 -11 anni). I campioni provenivano da uno studio il cui scopo era quello di capire se una dose di corticosteroidi cinque volte superiore al normale fosse in grado di prevenire il peggioramento dell’asma nei bambini. Dalla ricerca, pubblicata sul New England Journal of Medicine, è emerso come una dose massiccia di corticosteroidi fosse inefficace, ma l’analisi dei campioni di muco, prima e dopo l’aggravamento, avrebbe permesso al team di Zhou e Beigelman di fal luce su altri aspetti legati alla malattia. Secondo quanto riferiscono oggi gli scienziati, nella nuova ricerca su Nature Communications, gli episodi di aggravamento si presentavano maggiormente nei bambini le cui vie respiratorie erano dominate da batteri normalmente associati ad alcune patologie, precisamente streptococchi, stafilococchi e, nei casi più gravi, moraxella. I periodi di buona salute e asma sotto controllo, invece, sono stati associati alla presenza di corynebacterium e batteri dolosigranulum.

Combattere l’asma con i batteri: è possibile?

Nonostante sia presto per trarre conclusioni immediatamente utili nella pratica clinica, lo studio condotto da Zhou e colleghi apre la strada a ulteriori ricerche sul legame tra asma e batteri delle vie respiratorie. Lo studio infatti non è sufficiente a provare un rapporto di causa-effetto tra batteri e asma ma, a detta di Beigelman, la ricerca solleva importanti domande sulle possibilità di studio e trattamento. “Se in qualche modo integrassimo questi pazienti con quelli che all’apparenza sono batteri buoni, si sentirebbero meglio? Vogliamo capire se è possibile alterare deliberatamente il microbioma delle vie respiratorie per ridurre il rischio di peggioramento dei sintomi dell’asma. C’è un bisogno urgente di sviluppare terapie per questi pazienti”.

Riferimenti: Nature Communications, Washington University School of Medicine in St. Louis

Credits immagine: Gerd Altmann da Pixabay

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