Più si ha sonno, e più il cervello lavora. L’annuncio sorprendente è frutto di una ricerca pubblicata su “Nature” e condotta da un team di ricercatori americani dell’Università di San Diego. Il senso di sonnolenza, infatti, stimola la zona del cervello conosciuta come corteccia prefrontale, spingendola a “concentrarsi” sulle attività da compiere. Non tutto il cervello reagisce però allo stesso modo di fronte alla perdita di sonno. Il lobo temporale – che controlla i processi che coinvolgono il linguaggio – rende infatti al massimo quando il soggetto è riposato. I lobi parietali, invece, lavorano meglio quando si dorme poco. “Solo negli ultimi anni abbiamo cominciato a capire l’importanza della privazione del sonno dal punto di vista medico- ha affermato J. Christian Gillin, professore di psichiatria dell’Università di San Diego – ma non sappiamo ancora bene quanto essa indebolisca alcune attività, e quali siano le reazioni precise del cervello”. Di sicuro, però, alcune funzioni cerebrali sono molto più efficienti nel momento in cui devono far fronte alla mancanza di una buona dormita. (m.mi.)