Non solo cellule e batteri. Da oggi anche i pianeti lontani si possono studiare in vitro, senza bisogno di razzi e satelliti, nel chiuso di un laboratorio di chimica. A renderlo possibile un’équipe di scienziati della Johns Hopkins University, coordinati da Sarah Hörst, che sono appena riusciti a simulare in laboratorio nove diversi tipi di atmosfera corrispondenti a nove diversi esopianeti. I ricercatori, in particolare, si sono concentrati su esopianeti le cui atmosfere sono particolarmente dense e quindi impenetrabili agli occhi dei telescopi. Esopianeti di cui, basandosi sulle soli osservazioni spaziali, è estremamente difficile valutare le condizioni superficiali e di conseguenza stimare se è possibile lo sviluppo di forme di vita. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Astronomy.